“Napoli milionaria”, la commedia di De Filippo al Teatro Giannone

A cura dell’Associazione teatrale “Il Baffo odv” di Torremaggiore, con la regia di Paolo di Capua e la presentazione di Elisabetta Ciavarella nonché il contributo musicale di Maurizio Tancredi, va in scena al Giannone (il 25 febbraio ore 20)”Napoli milionaria”, la famosa commedia in tre atti di Eduardo De Filippo

di Luigi CIAVARELLA

Dopo il clamoroso esordio al teatro Giuseppe Garibaldi di Lucera nel dicembre del 2021 ecco che la commedia “Napoli milionaria” vi approda anche da noi il 25 febbraio prossimo ( ore 20, sipario 20.30) con grandi aspettative di ripetere il successo.

La commedia, peraltro molto nota, scritta in tre atti da Eduardo De Filippo nel 1945, e portata in scena subito dopo la fine della guerra al teatro san Carlo di Napoli, viene adesso ripresa dal Gruppo Teatrale “Il Baffo odv di Torremaggiore, per la regia di Paolo Di Capua, che “.. con arguzia individua i punti cardini emotivi riadattando i testi ma lasciando inalterati i contenuti…” (Elisabetta Ciavarella).

Come è noto il testo racconta le vicende del tranviere disoccupato Gennaro Jovine (che gestisce un Caffè oltre a praticare, in tempo di guerra, il contrabbando) e della sua famiglia composta dalla moglie Amalia, dai figli maggiori Amedeo (una specie di palatino della giustizia) e Maria Rosaria, e da una terza figlia, Rituccia, che, ammalandosi, dopo alterne vicende, ansie e preoccupazioni, farà pronunciare al capofamiglia nel finale la celebre battuta :”Ha ddà passà a nuttata”.

Naturalmente la commedia è ricca di colpi di scena e di trovate esilaranti: dalla scomparsa di Gennaro Jovine alla scena del “finto cadavere” per sfuggire ai controlli della polizia, al benessere post bellico (e al conseguente decadimento morale) che caratterizzerà la seconda parte dell’opera, l’ opera attraversa ogni aspetto della vita della famiglia Jovine. Infine dopo una sparizione inspiegabile vi riappare Gennaro Jovine, festeggiato dal resto della famiglia, che ritorna a casa dopo un periodo di prigionia, però completamente cambiato, deciso di dare un taglio netto al suo passato.

“Napoli milionaria” ha ricevuto molti consensi durante le varie trasposizione a cui è stata sottoposta nel corso degli anni sia cinematografica, nel 1950 diretto dall’Autore (tra gli altri attori partecipanti, oltre ad Eduardo De Filippo e sua sorella Titina anche Aldo Giuffré e un grande Totò) che televisive. Nello stesso anno la Einaudi ne pubblica anche una edizione molto ricercata.

Questo lavoro portato in scena dal gruppo teatrale Il Baffo si avvale di un cast molto professionale. Da Salvatore di Ianni nella parte di Gennaro Jovine a Luigia Mollica in quella della moglie Amalia; Andrea Maiorano (Amedeo) e infine Greta Cicerale (Ritanna), il personaggio centrale della commedia, (“… la chiave per aprire la porta della Speranza che illuminerà tutta la famiglia alla fine del terzo atto”, puntualizza il regista Di Capua).

Nel cast anche il nostro cantautore e poeta Maurizio Tancredi che esegue alcune canzoni tra un episodio e un altro, accompagnando con la sua musica una narrazione tra le più iconiche della commedia teatrale di Eduardo De Filippo, con canzoni classiche napoletane del tipo Tu si na cosa grande, Io ti vurria vasà, Torna a Surrento e Napule è di Pino Daniele e anche da una sua composizione rivolta al suo paese, San Marco in Lamis, arricchendo così la scena di splendide melodie.

Vietato mancare.

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