«In questi giorni sta girando tra i gruppi consiliari il nuovo capitolato per l’appalto della gestione rifiuti che ormai da tempo si svolge, come per tanti altri servizi, con il regime della proroga. Impropriamente viene definito nuovo capitolato, ma in realtà è vecchio di oltre 13 anni perché proviene da almeno tre amministrazioni e perciò non contiene nulla di innovativo per una spinta ad una maggiore differenziata che ormai si è stabilizzata ed anzi nei primi mesi di quest’anno ha avuto persino un calo nella percentuale (scesa al 50-51%)».
Lo dice in una nota il consigliere comunale della lista civica San Marco nel cuore, Michele Ruggieri.
«Insomma – aggiunge Ruggieri -, niente che possa far presagire di raggiungere l’agognato 65% per le maggiori premialità e per l’inapplicabilità dell’ecotassa regionale: i temi di interesse del governo locale sono altri e tengono il passo rispetto alle esigenze della collettività.
Sul punto sono diverse le domande da porre, e non solo sul calo della percentuale e sulle altre questioni aperte nel capitolato; ma, siccome a diverse interrogazioni non si risponde, l’alternativa è quella di chiedere fuori dal coro:
–che fine hanno fatto le tanto osannate foto trappole (non funzionano?);
-che fine hanno fatto le tanto conclamate guardie ecologiche (non vengono pagate?);
-che fine hanno fatto le convenzioni con i Consorzi di filiera nazionale per le premialità (non vengono riscosse?);
-che fine ha fatto la tanto pubblicizzata piattaforma ecologica (ritardi e addio finanziamento?);
-che fine ha fatto la tanto decantata sensibilizzazione dei grandi complessi abitativi nel conferimento (scarso interesse?);
-perché nel cimitero non si effettua una reale raccolta differenziata (scarso appeal?);
-perché nel mercato settimanale non si effettua una corretta raccolta differenziata (mancanza di tempo?);
-perché non si effettua la raccolta dei rifiuti abbandonati nei boschi e lungo le vie di accesso al paese (mancanza di volontà?).
In assenza della Pubblica Amministrazione, bisogna ringraziare tutti quei cittadini di San Marco che in maniera corretta fanno la differenza anche senza alcuna sensibilizzazione, perché altrimenti ci sarebbe (e ancora c’è) il fondato rischio di altri cali nella percentuale della differenziata come già avvenuto nei primi mesi dell’anno in corso», conclude Michele Ruggieri.