Amministrative SGR: sabato alle 12.00 la consegna delle liste, ballottaggio in vista

In quattro per la carica di sindaco, si profila ballottaggio Mangiacotti-Crisetti.

Sabato 27 aprile 2019 alle ore 12,00 scadono i termini per la presentazione di liste, simboli e candidati alla carica di sindaco e a quella di consigliere comunale per la città di san Pio, la cui assise si è autosciolta lo scorso 14 febbraio – dopo quasi tre anni di consiliatura – per via delle dimissioni collettive di ben nove membri. I circa 15mila elettori della città tornano così al voto per rinnovare la massima assemblea cittadina.

A meno di sorprese dell’ultima ora saranno quattro i candidati alla poltrona di sindaco: Michele Crisetti (centrosinistra), Nunzia Palladino (grillini), Giuseppe Mangiacotti (centrodestra) e Roberto Cappucci (Rifondazione Comunista).

Dunque subito dopo la consegna delle liste partirà ufficialmente la campagna elettorale per le elezioni amministrative che durerà quasi un mese in vista della tornata elettorale del 26 maggio (in concomitanza con le Europee). A San Giovanni Rotondo si vota con il doppio turno e l’eventuale ballottaggio è in calendario domenica 9 giugno.

Due le novità di questa tornata elettorale comunale sangiovannese: il ritorno del simbolo di Rifondazione Comunista sulle schede elettorali e la prima volta di una candidata del “gentil sesso” a sindaco (la Palladino del movimento grillino). Pronti anche gli slogan: “Ci Siamo” quello scelto dal candidato di centro sinistra Michele Crisetti; “La città che vorrei” quello ideato dal candidato di centro destra Mangiacotti. Appare chiaro a tutti che “l’uomo da battere” sarà Giuseppe Mangiacotti, ex piddino oggi esponente dell’Udc di Angelo e Napoleone Cera da San Marco in Lamis, capace di stravincere le primarie del centrodestra dello scorso 31 marzo con 2.188 voti su 3.872 votanti. Mangiacotti distanziò in misura considerevole i suoi tre sfidanti vale a dire Mauro Cappucci della Lega per Salvini (774 voti), Nunzia Canistro di Direzione Italia, Raffaele Fitto (447 voti) e Mimmo Longo di Forza Italia (392 voti). La sua coalizione appare una “invincibile armata di guerra”, tanto che dal suo entourage non fanno mistero di voler puntare alla vittoria al primo turno. Difficile (vige il voto disgiunto), ma non impossibile.

Viceversa, l’eventuale ballottaggio (con Crisetti?) – a detta degli esperti locali del voto – potrebbe essere rischioso per Mangiacotti considerando, sostengono i bene infornati, che l’elettorato grillino e quello di Rifondazione mai lo voterebbero. Si vedrà. (Francesco TROTTA)      

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