San Marco in Lamis, lettera aperta ai ladri

Riceviamo e pubblichiamo

Cari signori ladri, non credo che con il furto che avete fatto a casa mia risolverete i vostri problemi. Quelli ci saranno sempre, vi siete macchiati soltanto l’anima davanti a Dio. Ma non credo che queste mie parole vi toccheranno il cuore. Satana si è impossessato di voi e vi fa commettere queste brutte cose, ma io pregherò per voi affinché il nostro Signore Gesù Cristo vi converta e vi faccia uomini nuovi, puliti, amanti del bene.

Vedrete, non vi mancherà nulla, sarete liberi, sereni e i vostri figli non si vergogneranno di Voi, potranno camminare a testa alta, ma soprattutto Voi godrete di una nuova vita e avrete tanta pace nel cuore.

Io vi auguro ogni bene, voglio soltanto dirvi che mi avete rubato delle cose che conservavo con tanto affetto e ognuna di essa rappresentava per me un ricordo.

Ricordo del mio compleanno a 16 anni, della cresima, del mio primo anniversario di matrimonio. Il ricordo del battesimo di uno dei miei figli si trovava tra essi. E tante altre cose che voi ben sapete.

Ma una cosa sia chiara: non mi avete rubato la pace. Io farò sempre sogni tranquilli, voi invece se continuerete così affonderete sempre di più nel buio più profondo e nella disperazione. Non sarete mai tranquilli, assediati dall’ansia infinita.

Se volete, con l’aiuto di Dio, potrete cambiare vita e sarete finalmente felici. E vedrete, sarete appagati e, vi ripeto, non vi mancherà nulla, anzi avrete tutto in abbondanza.

Che il Signore nostro Gesù Cristo vi perdoni. Egli vi aspetta a braccia aperte. Non vuole altro.

Lettera firmata

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