Via Amendola, la storia infinita (2)

Sono passati più di sei mesi dalla precedente chiacchierata con Massimo Stilla circa la situazione di caos che si registra in Via Amendola «e nulla è cambiato».

La zona, cartina al tornasole di quanto succede in paese (parcheggio selvaggio, disturbo alla quiete pubblica, abusivismo, utilizzo improprio degli spazi pubblici) è stata spesso al centro delle polemiche da parte degli internauti, i quali più volte hanno messo in evidenza la totale assenza di controlli. Ma fino a quando potrà reggere la scusante sui pochi vigili in servizio? (vedi recente polemica sulla soppressione del mercato settimanale del 24 dicembre). Può un paese affidarsi quotidianamente al caso e alla divina provvidenza? Perché “l’intera classe politica sammarchese ha fallito”? “Tutti colpevoli”. Dunque, nessun colpevole? Domande a cui speriamo arrivino risposte concrete, chiare ed esaurienti nel più breve tempo possibile.

Allora, Massimo, sono passati più di sei mesi da quando parlammo della situazione di degrado di Via Amendola, cosa è cambiato?

Nulla, siamo passati da un’isola felice a delle oasi felici, ognuno utilizza gli spazi pubblici a proprio piacimento. Senza nessun rispetto delle regole, prima di carattere civile, poi normativo.

Se non ricordo male un consigliere di maggioranza prese solenni impegni, che da lì a poco tutto sarebbe cambiato.

Esatto, ci mise impegno e passione a rispondere, arrivando persino a prendersi delle responsabilità in prima persona; lodevole, ma evidentemente potrebbe essere vero che il sindaco ritiene tollerabile il “degrado” di Via Amendola, rispetto ai suoi valori di riferimento. Sarebbe interessante, come chiesto nella precedente intervista, conoscere come quantifica e certifica il limite di tollerabilità, a meno che non sia ancora in conclave con un gruppo di saggi per decidere il limite di tolleranza. Lui dice che il suo ruolo è quello di controllo, secondo me confonde il significato di controllo con quello di monitoraggio.

Ma oggi c’è qualche soluzione portata da questa amministrazione, per l’interesse del paese?

Si arrampicano sugli specchi, e cadono. Almeno, questa è la mia impressione. Ma non sanno che non fanno rumore, perché ormai non c’è più nessuno ad ascoltarli. Gli appena 600 voti alle ultime elezioni europee lo testimoniano.

In questi giorni si stanno piantumando nuovi alberi, potrebbe essere l’inizio di un cambiamento?

Atti dovuti. A dire il vero avrebbero dovuto farlo da tempo, su tutte le zone del paese, ma da qualche parte, di cui Via Amendola, nessuna sostituzione di alberi, chissà perché?  Una cosa è sicura: quello che non c’è nel seme non può trovarsi in un tronco dell’albero. Incompetenza, disinteresse verso il bene comune sono ben percepiti dai sammarchesi.

Ultimo atto di questa amministrazione?

L’ultimo atto di questa amministrazione è aver negato il mercato nella settimana di Natale: evento entrato nella cultura e usanza del paese. In altri paesi/luoghi/città, il mercato viene pubblicizzato come una delle attrazioni da non perdere. Il sindaco ha giustificato tale decisione per le dimissioni di UN vigile. E pensare che l’assunzione di “forze fresche” fu propagandata come “un grande successo di questa amministrazione”. Oggi, invece, si nega una piacevole giornata di shopping natalizio alla maggior parte dei sammarchesi. E questo, per un vigile mancante. 

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