Rapina a mano armata in un negozio del centro storico, arresto dai Carabinieri

Travisato e armato di pistola, irrompe in un negozio del centro storico e si fa consegnare sotto minaccia l’intero incasso.

E’ accaduto martedì mattina a Vieste. Un giovane, con il volto coperto dal cappuccio del giubbotto e con occhiali da sole indossati, impugnando una pistola nella mano destra, è entrato in un negozio gestito da cinesi e dopo aver minacciato la donna che era alla cassa, che è rimasta sotto shock, si è fatto aprire il registratore di cassa ed è fuggito con un bottino di 145, 00 euro, facendo perdere le proprie tracce per le vie del centro.

I Carabinieri della locale Tenenza, allertati direttamente dalla vittima, sono immediatamente intervenuti ed hanno visionato le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza collocate all’interno dell’esercizio commerciale e subito si sono messi alla ricerca del rapinatore.

Dopo una breve ma intensa ricerca per le piccole vie del centro, i militari hanno intercettato l’autore della rapina e lo hanno bloccato. Perquisito nell’immediatezza, è stato trovato in possesso dell’intero incasso, che aveva abilmente nascosto all’interno degli slip, ma senza la pistola con la quale aveva consumato il reato.

Per questo motivo i carabinieri hanno esteso la perquisizione sia a casa dei genitori del soggetto, dove hanno trovato la scatola d’imballaggio dell’arma, sia a casa del fratello, dove questi si era trasferito da qualche giorno. Proprio lì, infatti, è stata rinvenuta una pistola a gas, priva di tappo rosso, identica per dimensioni e fattezze ad una vera arma, impossibile da riconoscere anche per un occhio esperto, figuriamoci brandeggiata da un uomo travisato durante una rapina.

Con l’accusa di rapina aggravata, è stato tratto in arresto L. F., viestano, classe 1996, incensurato, il quale su disposizione dell’autorità giudiziaria è stato collocato agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida, che tenutasi in data 16.01.2020 ha convalidato l’arresto sottoponendolo agli arresti domiciliari.             

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