Famiglie in difficoltà, a San Giovanni R. arriva la “spesa sospesa”

Il Comune di San Giovanni Rotondo, in collaborazione con la Caritas interparrocchiale e con il Centro Informa gestito dalla Coop Cantieri di Innovazione Sociale, ha messo a punto il progetto “SPESA SOSPESA”, un servizio per supportare le persone e le famiglie che non hanno possibilità di acquistare alimenti e beni di prima necessità durante tutto il periodo dell’emergenza COVID-19. L’iniziativa è stata fortemente voluta e promossa dall’assessore alle Politiche sociali e dal Sindaco, in favore di chi si trova in condizioni di maggiore precarietà e fragilità.

Il numero di utilità pubblica attivo per le richieste e a cui risponderanno gli operatori della coop Cantieri di Innovazione Sociale è 377/0867917 ed è attivo tutte le mattine dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.30 e i pomeriggi dalle ore 16.00 alle ore 18.00. Il sabato solo di mattina dalle 9.00 alle 12.30.

Ogni cittadino può dare il proprio contributo. Come? Andando a fare la spesa in questi giorni, chi vorrà potrà aderire al progetto di “SPESA SOSPESA”, decidendo di acquistare e donare viveri e prodotti che saranno poi consegnati ai più bisognosi.

La distribuzione verrà coordinata da don Leo Abbascià, referente della città di San Giovanni Rotondo per la Caritas interparrocchiale, con il supporto delle Associazioni di volontariato che anche questa volta hanno offerto prontamente la propria disponibilità. Già nelle scorse settimane, la Caritas aveva promosso un progetto di raccolta alimentare patrocinato dall’Ente comunale, purtroppo annullato a causa dell’emergenza sanitaria.

Gli esercenti che vogliono aderire al progetto possono rendere nota la loro disponibilità contattando il numero 377/0867917 o scrivendo una mail al’indirizzo centroinformasgr@gmail.com: riceveranno una locandina realizzata ad hoc, da affiggere all’ingresso dell’esercizio, per informare i clienti sulla possibilità di offrire un contributo o di essere destinatari nell’ambito dell’iniziativa. Inoltre, gli esercenti stessi potranno contribuire alla raccolta donando alimenti e beni di prima necessità.

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