«Sfregio all’Arco», lettera aperta alla Città

di prof. Raffaele Cera

Voglio esprimere il mio disappunto per lo sfregio fatto all’ARCO di piazza Europa anche per prevenire una possibile supposizione che il sottoscritto abbia condiviso l’idea di apporre sui due pilastri dell’ARCO due sagome che appartengono alla tradizione secolare del Cristianesimo.

Quello che soprattutto mi causa grave turbamento è il fatto di aver con quel gesto offeso sia la sacralità del Presepio sia la dignità artistica del monumento. E poi mi chiedo: in tale operazione quale è stato il ruolo del Comune?

Eppure non ci voleva molto, se proprio si voleva utilizzare l’ARCO per questo Natale, per concepire una idea che avrebbe onorato entrambi i soggetti: il Presepio e l’ARCO. Sarebbe bastato collocare a terra tra i due pilastri le sagome della Madonna e di San Giuseppe, l’una accanto all’altra, sicché si ricomponeva l’unità della Sacra Famiglia di Nazareth.

L’ARCO così avrebbe svolto la funzione altissima della protezione sia della Sacra Famiglia sia, per estensione simbolica, della Comunità Sammarchese.

Questo per significare che da parte della Istituzione Comunale e della intera Comunità si deve avere una concezione e un rispetto adeguati di un’opera che può essere ritenuta un vanto della nostra città.

Ma per essere tale occorre preservarla da sfregi e offese.

Un saluto e un augurio affettuoso a tutti i Sammarchesi vicini e lontani.

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