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Associazione “Le Fracchie”: «La tradizione non si ferma»

Anche quest’anno i ragazzi dell’Istituto Balilla studiano le fracchie. La pandemia non arresta il progetto “Le fracchie, il fuoco che unisce e accoglie”

Le nostre giovani generazioni vivono oggigiorno in un tessuto sociale in cui i modelli di riferimento sono spesso instabili e fortemente mutevoli, dove il contenitore conta più del contenuto e l’apparire vale più dell’essere.

In questa realtà, definita “liquida” dal filosofo Z. Bauman per la sua assenza di certezze, il nostro patrimonio di tradizioni ci appare come un punto fermo, la griglia di partenza per un sano percorso di crescita.
Sarà questo il motivo per cui ci mancano così tanto alcune tradizioni come quella delle Fracchie?

Sta di fatto che al secondo anno senza i riti della Pasqua e la processione delle Fracchie ci sentiamo orfani della nostra cultura, della nostra terra, della gente a cui apparteniamo e con la quale ancora vogliamo condividere il nostro vissuto. Ci manca il potere evocativo del nostro “fuoco” per ricordare e suggellare sentimenti ed eventi, e l’ancestrale bisogno di riunirci intorno ad esso per raccontarci, commemorare e celebrare o semplicemente ammirare il suo mistero, la sua natura quasi soprannaturale, il suo potere ascensionale, trasformatore e purificatore. Ma la sua forza aggregante ci lega gli uni agli altri, anche a distanza evidentemente, dal momento che siamo qui insieme, alunni del Balilla, associazione “Le Fracchie” e studiosi del settore, per ricreare idealmente il rito del fuoco che “unisce e accoglie”.

Alcune classi della primaria “Balilla”, seppure in una realtà filtrata dal digitale, inevitabilmente dematerializzata e priva dei suoi tipici suoni e odori, hanno trovato un modo per stare insieme e rivivere la Pasqua con i suoi usi e costumi, per dare un segno forte dell’aspetto valoriale e formativo della tradizione promuovendone lo studio e la conoscenza guidati dal motto “la tradizione non si ferma”.

Grazie alle loro molteplici attività la storica processione del venerdì santo è diventata, per gli alunni delle classi quarte, un interessante percorso di studio sull’argomento con incontri on line racchiuso poi in un e-book a suggellare la sintesi del lavoro svolto. In tanti hanno accettato di partecipare a questo percorso facente capo agli studi sull’argomento di Gabriele Tardio, magistralmente guidati dal dott Vitantonio Campanale, membro dell’Associazione “Le Fracchie”, autore tra l’altro del volume “ Tra cultura, Devozione e Valorizzazione del territorio” presentato al Salone Internazionale del libro di Torino nel 2019 , nel quale l’autore dà spazio non solo alla celebre manifestazione esterna delle Fracchie, ma mette soprattutto in risalto la figura della Vergine Addolorata, la vera protagonista della devozione secolare Sammarchese.

Dal 2016 l’Associazione “Le Fracchie” sostiene i progetti scolastici a tema, per quel che concerne la formazione degli alunni, favorendo gemellaggi con altre realtà legate ai riti del fuoco e disseminando i prodotti di tutte le iniziative messe in atto per far conoscere e dare continuità alla nostra tradizione.

Di altro genere l’iniziativa delle classi quinte: è materica e plastica la rievocazione del rito del fuoco; ogni alunno infatti si è cimentato nella ricostruzione delle Fracchia, ma anche delle Farchie conosciute grazie ad un fruttuoso gemellaggio con la cittadina di Fara Filiorum Petri che condivide la tradizione del fuoco anche se con modalità e ragioni differenti dalle nostre. Il fascino dell’argomento e le attività didattiche di
supporto pensate per un maggiore coinvolgimento degli alunni ci fanno ben sperare che l’iniziativa stia avendo successo e soprattutto che i nostri bambini, alla luce del difficile periodo storico che stiamo vivendo e anche grazie a queste iniziative, saranno cittadini del domani più responsabili e consapevoli delle sfide della vita senza mai perdere di vista le origini e attingendo dalle proprie radici per proiettarsi nel futuro consci della loro identità sociale e civica.

Il progetto è stato curato dalle docenti De Carolis A., Tricarico M., Coco M. R., e Tancredi D. per le classi quarte; Battista M., Cera G., D’Amico G., Turco E. per le classi quinte.

Si ringrazia la Dirigente Scolastica Dott.ssa Basile Antonella per il supporto e il consenso dati all’iniziativa. Vi invitiamo a seguirci e rivivere con noi il fascino del venerdì santo, anche nel 2021.

Clicca qui per visualizzare l’ebook (si consiglia la visione su pc o tablet per l’interazione digitale)

La rievocazione del rito del fuoco

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