Gargano “set naturale a cielo aperto” scelto da registi di fama mondiale

Il 7 giugno l’ennesimo ciak tra Monte Sant’Angelo, Vieste e Vico

di Francesco Trotta

Il Gargano, scrigno ad alto tasso di biodiversità (non a caso è Parco nazionale), si conferma ancora una volta quale “naturale set a cielo aperto” per fiction e film di produzione italiana e non, scelto com’è da registi affermati ed esordienti alla ricerca di set allestiti direttamente da “madre natura”.

L’ultimo in ordine di tempo è la fiction “La Sposa” ambientata negli anni sessanta (con Serena Rossi protagonista) le cui riprese (sono alla ricerca di comparse) inizieranno a breve, il prossimo 7 giugno. Il ciak è previsto tra le location offerte dai suggestivi angoli dei centri abitati di Monte Sant’Angelo, Vieste e Vico del Gargano.

Tra cinema e Gargano “terra magica per antonomasia che sprigiona fascino e mistero” il connubio è antico. Grazie al suo straordinario paesaggio aspro e selvaggio, alle sue rinomate tradizioni folkloristiche, ai suoi riti millenari di devozione popolare e religioso, la “Montagna del Sole” è gettonatissima tra i registi cinematografici in cerca di emozioni forti.

L’elenco delle pellicole girate sul promontorio è lungo e annovera alcune note e altre meno, ma tutte comunque consapevoli “veicoli” delle bellezze del promontorio nel mondo. Non è una esagerazione affermare che le troupe cinematografiche siano di “casa” sulla Montagna Sacra: infatti le trovi spesso alle Isole Tremiti, a Mattinata, Vieste, Peschici, Rodi Garganico, Monte Sant’Angelo e via discorrendo.

Ecco per esempio una sommaria carrellata dei film girati negli anni, nei vari Comuni del Parco Nazionale del Gargano. Si va dal primo film “Il “Figlio dell’Uomo (Ecce Homo)” del 1954, un film in bianco e nero sulla parabola terrena del Cristo, prodotto dalla San Paolo Film. Dalla durata di 92 minuti fu interamente girato a Peschici (in versione la nuova Palestina) nel 1953, quindi un anno prima, con riprese effettuate anche nella vicina abbazia di Kalena. Poi nel 1958 il film “La Legge” girato tra Carpino, Rodi Garganico, Ischitella, Peschici, San Menaio e Baia di Manacore. Di spessore il cast con una sfolgorante Gina Lollobrigida, un Marcello Mastroianni agli esordi, Pierre Brasseur, una star come il francese Yves Montand e attori di grido italiani come Paolo Stoppa, Raf Mattioli e Vittorio Caprioli.

Poi nel 1961 “I cannoni di Navarone” girato alle Isole Tremiti, scelte per la somiglianza con le isole greche al centro della trama del film che narra l’azione militare britannica in Grecia durante la seconda guerra mondiale. Quell’anno – si racconta- per alcuni mesi alle Tremiti era possibile incontrare attori del calibro di Gregory Peck, David Niven e Anthony Queen. Nel 1964 esce “Il sole scotta a Cipro” girato tra Manfredonia e Mattinata; poi nel 1972 a Monte Sant’Angelo “Non si sevizia un paperino” un film (giallo) diretto da Lucio Fulci (è considerato un suo capolavoro) e con protagonista Florinda Bolkan. Tomas Milian, Barbara Bouchet e Irene Papas.

Per finire ai film più recenti come “la Stazione” del 1990 girato a San Marco in Lamis con la regia (e protagonista, interprete) di Sergio Rubini; ad “Amici come noi” del 2014 di Pio e Amedeo girato a Monte Sant’Angelo e a “Non c’è più religione” del 2016, una commedia italiana scritta da Luca Miniero e interpretata da Claudio Bisio, Angela Finocchiaro con set tra Monte Sant’Angelo e le Isole Tremiti.

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