Giovanni Tancredi, un papà prestato alla politica. Alla conquista di uno scranno comunale a San Marco in Lamis

di Antonio Del Vecchio

Giovanni Tancredi, 48 anni, papà di tre figli e marito, si rimette in gioco a San Marco in Lamis e si candida quale aspirante consigliere comunale a Palazzo Badiale. Lo fa in un gruppo di amici e colleghi della politica, lo fa al fianco del medico-chirurgo Tiziano Paragone, candidato primo cittadino per conto della coalizione “Con Tiziano – Bene Comune“.

Si tratta di un movimento civico di idee e di persone che trae spunto dalla sinistra e che vede al suo interno varie anime del movimentismo e del civismo cittadino. Tancredi non è nuovo alla politica e già in passato, sempre a San Marco in Lamis, aveva ricoperto per un breve periodo il ruolo di assessore comunale. Inoltre dieci anni fa si era candidato in una Civica guidata sempre da Paragone, risultando il più suffragato in una lista fatta da giovani e neo-laureati. 

E’ un uomo da sempre tra la gente e per la gente e che, assieme ad altri amici, è riuscito a realizzare un gruppo politico che punta sulla onestà intellettuale e preparazione di Paragone.

Tancredi è originario di Rignano Garganico, ma da diversi anni vive in quel di San Marco in Lamis. E’ conosciuto e apprezzato in ogni dove e al suo seguito ha una nutrita schiera che lo sostiene.

“Alle elezioni amministrative di San Marco in Lamis del 3-4 ottobre 2021 – ci spiega – chiedo di votare per Tiziano Paragone e di scrivere il mio COGNOME e NOME sulla lista, accompagnato ad uno delle ragazze e signore candidate in Bene Comune; rappresentiamo una novità assoluta nel panorama politico e partitico cittadino, abbiamo la voglia di fare, siamo convinti che con il nostro programma rivoluzioneremo la città e daremo man forte con le nostre idee a chi vuole assieme a noi rilanciare le sorti di un popolo che non merita il lassismo e lo sconforto attuale”.

Per concludere, la lista di Paragone ha ricevuto l’ok di tanti gruppi, tra cui quello del Movimento 5 Stelle e dell’ex-premier Giuseppe Conte.

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