Nasce associazione FAI antiracket di Foggia intitolata a “Luigi e Aurelio Luciani”

Barone: “Per un vero cambiamento serve una risposta da parte della società civile”

“Quella di oggi è una giornata importante per Foggia e per tutta la Capitanata. L’associazione antiracket e antiusura intitolata ai fratelli Luciani, presentata questa mattina in Prefettura, rappresenta un’occasione di riscatto per tutta la comunità. Voglio ringraziare il presidente dell’associazione Alessandro Zito, il presidente onorario della Fondazione Antiracket Italiana (FAI) Tano Grasso per l’impegno per promuovere la creazione dell’associazione a Foggia come già aveva fatto a Vieste, e le vedove dei fratelli Luciani. Chi subisce intimidazioni non deve aver paura di denunciare, ma sentire attorno una rete di protezione formata da cittadini e istituzioni. La criminalità trae la sua forza dall’omertà e dall’indifferenza e sono queste che dobbiamo combattere per un vero cambiamento della nostra città. La magistratura e le forze dell’ordine fanno ogni giorno un lavoro enorme per la nostra terra e la comunità deve fare il massimo per supportarle. Serve un cambiamento culturale che parta dai più giovani, con iniziative nelle scuole  dedicate alla legalità. La morte dei fratelli Luciani ha segnato uno spartiacque per la nostra società e abbiamo il dovere di tenerla impressa nella memoria, per far sì che non si ripetano simili tragedie”.

Lo dichiara l’assessora al Welfare e consigliera del M5S Rosa Barone presente questa mattina a Foggia alla presentazione dell’associazione FAI  antiracket  di Foggia “Luigi e Aurelio Luciani”.

“Alla cerimonia oggi – continua Barone – era presente la ministra Lamorgese, che ha partecipato anche al Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza e ad un incontro con gli studenti universitari e  ha annunciato le prossime azioni  per combattere la criminalità organizzata. La sua presenza è un segnale che testimonia ancora una volta la risposta forte dello Stato e l’attenzione per il nostro territorio.  Ora tocca alla società civile fare la sua parte: nessuno può pensare che quanto sta accadendo non lo riguardi: per combattere la mafia bisogna essere uniti”.

Print Friendly, PDF & Email