San Marco in Lamis, celebrata “La Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate”

«Oggi 4 novembre ricorre “La Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate”, istituita nel 1919 per commemorare la vittoria italiana nella Prima Guerra Mondiale che portò all’unificazione dell’Italia. E noi oggi abbiamo voluto sottolineare il sentimento di gratitudine ed il richiamo alla memoria celebrando in questo luogo la Festa del 4 novembre. Qui  dove su una parete del nostro cimitero sono state apposte delle lapidi con i nomi e le fotografie dei nostri giovani concittadini caduti con onore durante la Seconda Guerra Mondiale».

A dichiararlo è il sindaco di San Marco in Lamis, Michele Merla.

«Eroi mai dimenticati che con coraggio hanno combattuto per il loro Paese, sacrificando le loro giovani vite per un alto e nobile scopo: donarci un paese libero ed unito, democratico e di diritto. E’ nostro dovere -delle istituzioni, della famiglia e della scuola in particolare- ricordare sempre alle nuove generazioni il significato della parola “libertà”, ma soprattutto a chi va il merito di averci fatto un dono così grande. Voglio ricordare, e questa è la sede e l’occasione più consona ed appropriata, che qualche mese fa è iniziato nella nostra città il restauro del Monumento ai Caduti posto nella Villetta Comunale».

«Un monumento – spiega il primo cittadino –  opera dello scultore Gaspare Bisceglia ed inaugurato nel 1925 che, a quasi un secolo di distanza, vede realizzarsi i lavori di restauro che sapranno riportare all’originaria bellezza un’opera unica, bene di tutta la cittadinanza, posta al centro di uno dei luoghi di aggregazione sociale principali della nostra città e che ci ricorda quotidianamente la nostra storia e ci indica la retta via del futuro. Aggiungo che la Società di Storia Patria per la Puglia ha autorizzato il comune di San Marco in Lamis all’intitolazione al Milite Ignoto della piazza ove è collocato il Monumento ai Caduti. Gratitudine, ricordo e memoria. Oggi festeggiamo anche e sopratutto le Forze Armate che, oltre ai compiti di sicurezza interna, svolgono un ruolo fondamentale per il mantenimento della pace a livello internazionale. Agiscono come protagonisti per il mantenimento della pace e della stabilità e per salvaguardare i valori di libertà, giustizia e cooperazione sanciti nella Costituzione. Ideali e principi che vanno ribaditi con forza nel delicato momento che stiamo vivendo in Europa a causa del conflitto in corso tra Russia ed Ucraina.

Poi conclude: «Il nostro paese ha vissuto sulla propria pelle il dramma della guerra ed il sacrificio di tanti suoi figli che oggi ricordiamo e per questo diciamo il nostro NO ad ogni forma di violenza e sopraffazione perché dal sacrificio di vite umane viene un solo appello, quello alla pace. Perché, come ci ricorda Papa Francesco: “Per fare la pace ci vuole coraggio, molto di più che per fare la guerra. Ci vuole coraggio per dire sì all’incontro e no allo scontro; sì al dialogo e no alla violenza”. Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l’Italia!».

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