San Marco in Lamis, la Confraternita “San Michele Arcangelo” premiata alla XXI ed. del premio “Leonardo Azzarita”

Sabato 10 maggio, nell’Aula Magna del Pontificio Seminario Regionale Pugliese “Pio XI” di Molfetta, si è svolta la XXI edizione del prestigioso Premio “Leonardo Azzarita”, un riconoscimento che ogni anno celebra figure del mondo giornalistico, istituzionale, culturale e sociale che si sono distinte per impegno, passione e valore umano.

Tra i momenti più intensi della cerimonia, uno in particolare ha saputo toccare profondamente il cuore della delegazione presente: il conferimento del premio alla Confraternita di San Michele Arcangelo di San Marco in Lamis, un riconoscimento che ha dato voce e visibilità a una realtà spirituale che da anni testimonia con forza, umiltà e dedizione la propria fede attraverso gesti concreti e antiche tradizioni.

A salire sul palco per ritirare il premio è stato il vice priore Marco Nardella (vedi foto a margine dell’articolo ndr), accompagnato dal segretario Raffaele Nardella, in rappresentanza dell’intera Confraternita. Accanto a loro, un piccolo gruppo di confratelli ha preso parte alla cerimonia, condividendo con emozione e gratitudine un momento tanto atteso e profondamente sentito.

È stato per tutti noi un vero onore poter rappresentare la nostra comunità confraternale in un contesto così prestigioso, portando con noi non solo un simbolo di riconoscimento, ma anche la storia, la fede e il cammino di un gruppo che, anno dopo anno, continua a mettersi in viaggio, affrontando ogni difficoltà con spirito di devozione.

In tale occasione, abbiamo voluto donare una copia del poemetto “La Prima Cumpagnia” di Joseph Tusiani, poeta di origini sammarchesi, che con versi carichi di spiritualità e sentimento ha celebrato l’esperienza del cammino a Monte Sant’Angelo. Un piccolo gesto, carico di memoria e significato, per condividere non solo una tradizione, ma un’identità viva e vibrante, che ancora oggi ci guida e ci unisce.

Un ringraziamento va rivolto a Michele Decicco, che ha creduto fortemente nella nostra comunità e nel nostro paese. Con grande convinzione, ha voluto far conoscere la nostra realtà, portando all’attenzione del Centro Studi “Leonardo Azzarita” non solo l’impegno della Confraternita di San Michele Arcangelo, ma anche la bellezza e la ricchezza di San Marco in Lamis.

Il suo desiderio più profondo era che si parlasse del nostro paese, della nostra gente, di ciò che siamo capaci di costruire con passione e perseveranza. Anche attraverso l’esempio concreto di chi, come i nostri confratelli, ogni anno sfida intemperie, difficoltà fisiche e ostacoli di ogni tipo per mettersi in cammino, a piedi, verso Monte Sant’Angelo, testimoniando con forza e umiltà la propria devozione a San Michele Arcangelo.

Un sentito grazie va anche al presidente del Centro Studi “Leonardo Azzarita”, Giuseppe Pansini, per la calorosa accoglienza riservataci, e a tutti coloro che erano presenti e che, con stima e fiducia, hanno creduto in noi e nel valore autentico della nostra testimonianza.

L’ampia platea, composta da numerose personalità di spicco, ha accolto con interesse e partecipazione la nostra presenza, donandoci parole, gesti e sguardi che resteranno impressi nei nostri cuori come segno tangibile di stima e rispetto per ciò che portiamo avanti con dedizione, perseveranza, passione, amore e spirito di servizio.

Un sentito ringraziamento va a tutti i confratelli e le consorelle che, nel silenzio e con instancabile dedizione, si prodigano affinché tutto ciò possa realizzarsi. A chi lavora con zelo, a chi si impegna con amore e passione, a chi dona il proprio tempo e le proprie energie con spirito di servizio: se oggi abbiamo ricevuto questo riconoscimento è anche grazie a loro. Senza queste preziose presenze, non sarebbe possibile costruire ciò che insieme viviamo, anno dopo anno.

Questo riconoscimento, per noi, rappresenta molto più di una targa. È un segno, un segnale che ci incoraggia a proseguire lungo il cammino intrapreso, con fede e responsabilità. Ogni passo che compiamo, ogni gesto che realizziamo, è mosso da una luce più grande, quella che ci guida da secoli: la luce di San Michele Arcangelo, nostro protettore e guida. In un mondo che spesso corre veloce e dimentica le radici, il nostro desiderio è quello di continuare a testimoniare con autenticità ciò in cui crediamo, rimanendo fedeli alla nostra identità e alla nostra missione.

Portiamo con noi la gratitudine di un’intera comunità e l’impegno rinnovato a custodire e tramandare una fede che si fa strada viva, cammino, sacrificio e dono. E mentre le nostre orme si perdono nella polvere antica dei sentieri, sappiamo che non camminiamo mai soli. San Michele è la fiamma che ci precede, lo scudo che ci protegge, la voce silenziosa che ci chiama alla verità. In ogni passo c’è la memoria di chi ci ha preceduti e la speranza di chi verrà. E finché ci sarà una mano tesa, un cuore ardente, una fede viva, il nostro cammino non conoscerà fine. 

Perché è nel cammino che si custodisce l’eterno.

Antonia RAMUNNO
(A nome della Confraternita di San Michele Arcangelo – San Marco in Lamis)

Il vice-priore Marco NARDELLA
La targa-riconoscimento
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