XXI Premio Il Sentiero dell’Anima 2025, ecco i vincitori

Dopo un intenso lavoro di selezione e valutazione di tutti i lavori in concorso, la giuria del XXI Premio nazionale di poesia Il Sentiero dell’Anima, presieduta dalla professoressa Pina Cutolo e composta da letterati ed esperti del settore, ha annunciato i vincitori di tutte e 3 le sezioni in concorso.

Per la poesia edita in italiano e dialetto il Primo Premio è andato ad Adolfo Nicola Abate per “Inconcluse meditazioni” – Edizioni del Rosone, a Luigi Carlo Rocco, con “Il soffione e la farfalla” – Florestano Edizioni, è andato il Secondo Premio e Marilù Dell’Aquila, con “L’Araba felice” – Malatesta Editrice, ha conquistato il Terzo Premio. A Pio D’Errico e la sua raccolta poetica “Come petalo che cade dal fiore” è andato il Premio Speciale Alla memoria.

Nella categoria di poesia inedita in italiano e dialetto, i premi sono stati assegnati come segue: Marinita Denittis si è aggiudicata il Primo Premio con la sua poesia “Solo un giorno ho capito“, mentre Alberto Siena ha conquistato il Secondo Premio con “Sogni di fratellanza” e Delia Cristina Renghea il Terzo Premio con “Un’idea scomposta“. La giuria ha inoltre deciso di assegnare un Premio speciale 2025 a Maria Donata Longo per “Addòre re paèse” e ad Antonio Villani per “Palòmma triste“.

Le liriche dei primi premi saranno immortalate nel Parco de ‘Il Sentiero dell’Anima’ con una tavoletta artistica che racchiude i loro versi e li compendia con immagini, diventando parte integrante del percorso poetico del ‘libro aperto’, un tributo permanente alla loro creatività e alla loro arte. La sezione di poesia inedita in italiano e dialetto riservata ai giovani autori del mondo della scuola ha visto l’assegnazione di diversi premi.

Il Primo Premio è stato assegnato ex aequo a quattro giovani talenti: Gabriella Demonte, studentessa della Scuola Secondaria di I grado “Don Milani Uno + Maiorano” di Manfredonia (Fg), Michela Fanciano, studentessa della Scuola Secondaria di I grado “Don Milani – Padre Pio” di Altamura, Gabriele Gervasio, studente della Scuola Secondaria di II grado “L. S. A. Volta” di Foggia, e Giulia Gorgoglione, studentessa della Scuola Secondaria di I grado “Pascoli – Forgione” di San Giovanni Rotondo (Fg). “Ho dimenticato il mondo che mi hai raccontato” di Federico Maria Normanno, studente dell’Istituto Marcelline di Foggia, ha meritato un Premio speciale della giuria.  Nutriti, poi, i riconoscimenti e le recensioni critiche dei numerosi lavori giunti in concorso, sia per la sezione dedicata alle scuola che per i poeti adulti.

A condurre la manifestazione l’infaticabile Falina Marasca delle Edizioni del Rosone, co-fondatrice del premio con Filippo Pirro, creatore del parco del Sentiero dell’Anima. Intensi e molto aderenti gli interventi dei relatori.

La Professoressa Marasca ha citato la Dickinson: “Accendere una lampada e sparire/questo fanno i poeti/ma le scintille che hanno ravvivato/se vivida è la luce/durano come i soli…”. Ha aggiunto: “La poesia è un potente mezzo di espressione per il pensiero, i sentimenti e le esperienze umane, strumento di apprendimento e crescita personale. La forza della poesia è la sua attitudine a scuoterci nel profondo e ad accrescere la nostra consapevolezza investendo di luce nuova ogni elemento della vita”.

Sentito e partecipe l’intervento della professoressa Pina Cutolo, Presidente di giuria 2025, per la quale “la poesia è un potente strumento di riflessione e di crescita, capace di farci vedere le cose da diverse prospettive. I vincitori di questo premio hanno dimostrato una grande sensibilità e una profonda comprensione dei temi trattati, e hanno saputo esprimere con parole toccanti le loro emozioni e le loro riflessioni.

Un concorso di poesia, che dura da ben ventun anni, dimostra che ha un senso, anche in questo nostro tempo cinico e indifferente, volersi cimentare nella scrittura del testo poetico, per tradizione e definizione una forma di scrittura di non immediata comprensione, ma che rimane uno dei modi migliori per comunicare in profondità con gli altri. La poesia ci aiuta tutti ad essere più umani, ci aiuta a ipotizzare un mondo migliore.”.

Antonio Pirro, co-fondatore de Il Sentiero dell’Anima, ha sottolineato: “Siamo a 21, numero degli equinozi e delle stagioni che entrano ed escono, è una data da porta girevole o meglio da gattaiola nel mio immaginario un po’ stralunato. Il 21 è una gattaiola nella porta sul retro di ogni mese che lascia tornare indietro qualcosa e fa intravedere un frammento di futuro… La poesia può essere gesto restauratore, una mano che rialza, che rimette ordine. La poesia diventa muratrice di macere: ricuce, ricompone, collega. In un mondo che costruisce muri, la poesia ricostruisce margini fertili”.

Irene Sasso, Vice-Presidente della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, ha riportato le parole di Aldo Ligustro: “Giunto alla sua ventunesima edizione, il Premio di poesia Il Sentiero dell’Anima si conferma come uno degli appuntamenti più interessanti nel panorama culturale del territorio, capace di coniugare la profondità della riflessione poetica con l’impegno civile e sociale. La Fondazione dei Monti Uniti è fiera di accompagnare questo lavoro, riconoscendone il valore nel più ampio progetto di promozione e tutela delle culture locali, della lingua, e della libertà dell’immaginazione”.

Mario Bocola, rappresentante di Per il Meglio della Puglia, ha sottolineato: “Pace non armi e guerre, questo il monito che mi sento di lanciare in questa breve nota e, quindi, ponti per abbracciare e non muri da alzare. La poesia, in un momento così delicato e difficile che stiamo attraversando dominato dall’atroce e inaudita violenza della guerra, è l’espressione più vera e autentica che esprime attraverso i versi paure, incertezze, gioie, dolori, tormenti, angosce dell’animo per l’avvenire sempre più angoscioso”.

La XXI edizione del Premio Il Sentiero dell’Anima ha visto anche un breve percorso lungo il libro aperto del parco artistico-ambientale e si è conclusa con la celebrazione della poesia come strumento di riflessione, crescita e connessione umana, capace di trascendere i confini e di unire le persone in un dialogo universale.

I vincitori hanno dimostrato una grande sensibilità e comprensione dei temi trattati, offrendo parole toccanti e riflessioni profonde che hanno risuonato nel cuore di tutti i presenti. La poesia continua a essere un potente mezzo di espressione e di condivisione, capace di costruire ponti di pace e comprensione reciproca tra le persone e le culture, e di ispirare nuove generazioni di artisti e di pensatori.

In un mondo che spesso sembra diviso e frammentato, la poesia rimane un faro di speranza e di unione, un ricordo che la nostra umanità condivisa è più forte delle nostre differenze. Il Premio Il Sentiero dell’Anima, con la sua lunga storia e la sua dedizione alla promozione della poesia e della cultura, continua a essere un appuntamento importante per gli amanti della parola e dell’arte, un’occasione per riflettere, per crescere e per connettersi con gli altri in un mondo che ha sempre più bisogno di creatività, di empatia e di dialogo.

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