Ribaltone a San Giovanni Rotondo, Cavorsi ai fuoriusciti M5S: «Dalla giusta svolta al Cavallo di Troia»
“E’ giunta una nota di 12 ex attivisti del M5S sangiovannese che contestano e si dissociano dalla scelta del sindaco Barbano e dei restanti consiglieri di maggioranza che hanno sottoscritto, con una buona parte della coalizione del Centro Destra, rappresentata dai consiglieri comunali Mimmo Gemma e Domenico Longo, un accordo di “Programma” che ha partorito lunedì scorso la nuova Giunta Comunale. Essi scrivono: “Con questa operazione si è sancita la fine del sogno nostro e dei tanti cittadini che avevano creduto nel progetto La Svolta giusta”. Ebbene – è la replica di Franco Cavorsi, storico dirigente locale della LEGA SGR – voglio far presente e quindi puntualizzare – solo per dovere di cronaca- che i 12 firmatari volutamente ignorano, in maniera strumentale, che quel progetto è miseramente fallito dopo appena 7 mesi, a causa di furibonde liti e aggressioni tra consiglieri di quella maggioranza, come pubblicamente denunciato”.
Ancora: “I fuoriusciti del Movimento di Giuseppe Conte accusano il sindaco Barbano di aver stretto un accordo con la coalizione di Centro Destra definendola una “deriva democratica, a livello locale, del Movimento verso forze di centrodestra da noi sempre contrastate e considerate opposte ai nostri ideali e valori. Viviamo e vediamo tutto ciò come un netto tradimento dei principi fondanti del Movimento e del programma elettorale largamente condiviso dagli attivisti”. Cavorsi contro ribatte: “Vorrei evidenziare che gli stessi non fanno però nessun riferimento a tutti gli incontri e accordi fatti dall’intera coalizione durante la fase di ballottaggio per avere i voti della coalizione di Centro Destra allo scopo di vincere la competizione. Infatti vorrei ricordare a questi che Filippo Barbano al ballottaggio ha ottenuto 7.208 voti contro i 5.609 del primo turno e che durante la campagna elettorale ha sempre attaccato e combattuto il sindaco uscente del PD Michele Crisetti”.
Cavorsi infine si concentra sul passaggio del documento nel quale i fuoriusciti attaccano anche l’ex Premier: “Prendiamo atto, infine, del silenzio assordante dei vertici del partito, a partire da Presidente Giuseppe Conte, che proprio nella sua Città si è speso per “benedire” il progetto “La svolta giusta”, ma che oggi si è manifestato essere un “Cavallo di Troia”! I veterani del Movimento 5 Stelle e il popolo sangiovannese, che su noi aveva riversato la loro fiducia, hanno vissuto questi primi mesi di amministrazione con un forte senso di delusione e frustrazione, assistendo a una gestione chiaramente ispirata alla “vecchia politica”, distante anni luce dai valori e dai principi del Movimento 5 Stelle”. “Giusto un anno fa – ricorda Cavorsi – e precisamente il giorno della festa patronale della città, durante il ballottaggio, il “Cavallo di Troia” è stato lasciato fuori le mura della città, e gli elettori del Centro Destra non erano nascosti nella pancia del cavallo, ma sulla groppa del cavallo stesso e chi ha tirato il quadrupede dentro le mura, per arrivare alla vittoria, sono stati – la stoccata finale di Franco Cavorsi – proprio il M5S e tutte le liste collegate al Sindaco Barbano”. “Trattasi – conclude il leghista -“di lucida manovra ispirata alla vecchia e intramontabile Politica che da sempre esiste e sempre esisterà.”