Non si è fatta attendere la controreplica del Presidente del “Consorzio per il risanamento del Rione di Corso Giannone e Strade Adiacenti”, Arcangelo Polignone, alla nota diffusa dal primo cittadino di San Marco in Lamis, Michele Merla, circa la questione del momento riguardante la megastruttura di Via San Nicandro
Innanzitutto (come dice il sindaco), ricominciamo dalla fine.
Ad oggi, le uniche cose certe sono che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha accolto il ricorso del Consorzio e che il Sindaco ha alleggerito le casse del Comune di euro 18.093,09 a cui si devono sommare i 2.000 euro già spesi per effettuare i sopralluoghi del 2021 per un totale di euro 20.093,09, acclarato questo andiamo oltre per il dovere di informazione verso i genitori degli alunni e di tutela nei confronti dei soci del Consorzio, documenti alla mano (visibili a chiunque chiederà di visionarli, anche alla Procura della Repubblica).
1 –Dice il sindaco: “Innanzitutto l’area dove è stata costruita la struttura è zona a standard urbanistici e, quindi, appartiene al patrimonio indisponibile ecc…”. Premesso che la struttura fa parte del patrimonio del Comune allora non si capisce per quale motivo ci sia tanto accanimento nel voler contrastare il Consorzio che tale patrimonio comunale gestisce.
Ma esponiamo i fatti sulla base dei documenti.
Con il permesso di costruire n. 168 del 30.08.2006 il Comune autorizzava l’esecuzione di: “lavori di interesse pubblico e di pubblica utilità, relativa alla realizzazione di parcheggio, parco giochi, marciapiede lungo via Sannicandro, gradinata di collegamento tra via Allegato e via Sannicandro, sistemazione esterna con marciapiedi, aiuole, alberature, grosso impianto di illuminazione esterno, allargamento di via Allegato”, mentre, in data 19.10.2007, veniva comunicata l’avvenuta ultimazione dei lavori (in questi anni l’attuale sindaco rivestiva la carica di assessore all’urbanistica).
2- Dice il Sindaco: “…la realizzazione della struttura non ha apportato nessun vantaggio per la collettività, visto che a fronte della realizzazione dei garage nessun ritorno economico è stato attribuito al Comune ecc…” e, offensivamente “Presidente del Consorzio dialogo per te significa privatizzazione dei profitti (a favore del Consorzio) e socializzazione delle perdite (a carico dei cittadini)?”.
Facciamo delle valutazioni in merito: tutta l’opera è stata realizzata con lavoratori e professionisti locali, con il coinvolgimento di oltre venti imprese locali per circa ventimila giornate lavorative, per un investimento complessivo di circa TRE MILIONI DI EURO. L’opera ha contribuito ad alleviare, per un determinato periodo, i problemi di disoccupazione, ha avuto positivi riflessi per lo sviluppo, non solo del rione, ma in generale per tutto il paese, ha consentito di realizzare circa 200 posti auto, permettendo a molte famiglie di acquistare un box garage ad un costo contenuto (€568,00 al mq).
Via Allegato è stata allargata ed alberata. Via Sannicandro è stata dotata di ulteriore illuminazione ed alberata. È stato realizzato il parcheggio ed il parco giochi.
Tutte le opere sono state pagate dai soci del Consorzio ed il Comune incassa la Tari per circa 20.000 euro l’anno.
3- Dice il sindaco: “Difatti, chiesti chiarimenti e verifiche sull’area da cedersi, sono iniziate le accuse di danneggiamento da parte del rappresentante del Consorzio.”
Quando e per cosa il sindaco ha chiesto chiarimenti al Consorzio?
Partiamo dall’inizio. Il Consorzio nel settembre del 2019, concedeva l’uso del parcheggio al comune con il solo scopo di farlo utilizzare ai genitori degli alunni, con alcune semplici richieste: formalizzare per iscritto la richiesta, provvedere alla chiusura della sbarra del parcheggio a fine lezioni e impegnarsi nella manutenzione del lastrico, ove si fosse presentata la necessità. Il sindaco, ottenuto l’uso del parcheggio si rendeva latitante alle prime interlocuzioni dovute alla mancanza di rispetto dell’accordo. Il Consorzio, pur senza chiudere il parcheggio, ha inviato una serie di note al Comune (in totale 12), nelle quali ha sempre manifestato la disponibilità e, di fatto, messo a disposizione del Comune e delle famiglie degli alunni dell’Istituto Scolastico “San Bernardino” il lastrico solare, come parcheggio per le loro auto, oltre ad aver sempre ribadito la sua disponibilità ad attuare la convenzione come previsto dall’art. 5 della stessa, senza avere alcuna risposta dal Comune.
4- Dice il sindaco: “Giova, inoltre, ricordare che i sopralluoghi tecnici sono stati congiunti tra le parti ed i relativi verbali sono stati sempre consegnati lo stesso giorno al presidente del Consorzio assistito dal suo tecnico di fiducia, avendoli eseguiti in contraddittorio.”
Il sindaco deve sapere che non si contesta la mancata consegna del verbale di sopralluogo ma bensì la relazione del tecnico che ne è conseguita (così come ribadito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri).
5- Dice il sindaco: “In buona sostanza aver tutelato i legittimi diritti della collettività e gli interessi economici dei cittadini significa per il Presidente del Consorzio mancanza di dialogo ed arroganza!”
Se il sindaco non avesse avuto, lui sì, una condotta arrogante, e avesse voluto tutelare gli interessi dei cittadini non avrebbe dovuto opporsi alla richiesta legittima (come da provvedimento della Presidenza del Consiglio) di esibizione di atti pubblici (il tutto ad un costo per i cittadini pari ad € 18.093,09).
Il Presidente del Consorzio per il risanamento del Rione
di Corso Giannone e Strade Adiacenti.
Arcangelo Polignone