Giovedì 6/12 conversazione su “La critica letteraria di Pasquale Soccio”

Si torna di nuovo a parlare di Pasquale Soccio, uno dei massimi letterati del Novecento Italiano di Puglia e d’Italia. Lo si farà giovedì prossimo 6 dicembre 2018, alle ore 17.30 nell’Auditorium della Biblioteca Comunale della sua città natale, San Marco in Lamis.

Si tratta di una ‘conversazione’ che ha per tema “La Critica Letteraria di Pasquale Soccio”. Tanto per mettere in chiaro non solo la sua produzione creativa e storico-filosofica, ma anche il suo acume di acuto critico e studioso dell’opera altrui. A dipanare la problematica in parola ci penserà un insigne ‘prof.’ universitario in campo e profondo conoscitore di autori di casa nostra. Il riferimento è a Domenico Cofano, già ordinario di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi di Foggia.

A promuovere l’importante assise culturale, come d’altronde accade durante tutto l’anno, è la Fondazione “Angelo e Pasquale Soccio”, che ha la sede proprio in questo luogo, con la sua voluminosa biblioteca, fatta per lo più di opere rare ed irrintracciabili presso altre strutture. La Fondazione, fortemente voluta dal letterato, ha come scopo di fondo di bandire di tanto in tanto concorsi e  borse di studio a sostegno degli studenti liceali ed universitari. Tra le sue opere che fanno scuola, abbiamo: Gargano Segreto (più edizioni, l’ultima del 1999); Unità e brigantaggio (1969); Penso, dunque invento (2001); postumo è apparso incontri memorabili (2002), in cui si parla delle frequentazioni avute con personaggi come Benedetto Croce, alla cui lezione filosofica e politica è rimasto sempre sensibile, Giuseppe Ungaretti, Riccardo Bacchelli e altri.

Da evidenziare, inoltre, la stretta amicizia vissuta con Arturo Palma di Cesnola, massimo studioso del Paleolitico di levatura planetaria e ricercatore-direttore degli scavi a Grotta Paglicci. Di siffatto fraterno rapporto uscirà a parte un suo volumetto sulla cittadinanza onoraria concessa al predetto dal Comune di Rignano G. nel dicembre 1987, condividendone appieno le prime esperienze ed aspirazioni del toscano. La sua prima opera è “Il maestro studioso” che lo consacra scrittore promettente. Soccio, nato l´11 maggio 1907, dopo avere insegnato nelle scuole elementari, negli anni Trenta si iscrive al Magistero di Roma, frequentando illustri maestri come Giuseppe Lombardo Radice e Guido De Ruggiero e assimilando per intero, come s’è detto la lezione di Benedetto Croce. Nel 1939 vince il concorso a cattedra per l´insegnamento di storia e filosofia e insegna per undici anni al Liceo ‘Bonghi‘ di Lucera, dove sarà preside sino al suo pensionamento. Qui riceverà la prima cittadinanza onoraria, a cui seguiranno anche altre concessegli da altri centri della Capitanata per i suoi scritti dedicati ai vari territori, dal Gargano al Subappennino e alla piana, squarciando con i suoi scritti l’anima e le bellezze di ciascun territorio. Dopo un lungo periodo di pensionamento vissuto Foggia (Palazzo “Perugino”), si ritira definitivamente nella sua casa di Corso Matteotti, a San Marco in Lamis, dove lo coglierà la morte, ormai ultranovantenne, il 4 febbraio 2001.

La conversazione sarà introdotta dai saluti del sindaco Michele Merla e dall’intervento dell’on. Michele Galante, storico locale. Lo farà in veste di padrone di casa, essendo Presidente della “Fondazione” organizzatrice, unitamente all’Ente locale. (Antonio DEL VECCHIO)

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