Mascherine fatte in casa, Augello: “Apriamo un canale di solidarietà”

“Considerando le misure del DPCM e quindi l’obbligo di non uscire, perché non ammazzare il tempo nel confezionare mascherine fatte in casa e donarle a chi ne ha bisogno o per mettere al sicuro se stessi?”. È l’appello che arriva dalla cabina di regia della Protezione Civile di San Marco in Lamis da parte di Michele Augello, noto volontario della Valle dello Starale e componente di vertice della Protezione Civile provinciale.

“Non aspettiamo che arrivino chissà da dove, – aggiunge Augello – reperirle è ormai una vera lotta. Siamo di fronte ad una pandemia e toccherà attendere che pian piano si trovi la cura giusta, oltre che far defluire il periodo del contagio. Forza San Marco in Lamis, siamo sempre stati un paese di artigiani, orafi, fabbri, sarti, tessitori. Chissà’ se non ritornano le nostre botteghe artigiane.

Infine l’appello: “Una mascherina di cotone lavabile doppio strato con apertura laterale per inserire un filtro (esempio garza e/o altro). Eventuali ordini non permetterebbero di averle prima di 15/20 giorni. Questo permetterà a tutti di prevenire e di lasciare in uso ai sanitari quelle poche mascherine certificate che gli permettono di essere protetti dal virus. Se salta il sistema sanitario, non possiamo permetterci di essere curati”.

A muoversi in tal senso anche l’Amministrazione Comunale di San Marco in Lamis che, con alcuni volontari del luogo e gli insegnanti della sezione “Moda” del “Giannone”, a breve dovrebbero iniziare a produrre un cospicuo numero di mascherine da distribuire in città.

Intanto su facebook c’è già chi ha raccolto l’invito di Michele Augello: “Nel nostro piccolo tutti possiamo fare qualcosa”.

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