Seconda stella Michelin allo chef garganico Matteo Ferrantino

di Francesco TROTTA

Cucina garganica sugli scudi in Germania, nel cuore dell’Europa, sul fiume Elba. Doppia stella Michelin per il locale Bianc Restaurant (Am Sandtorkai 50 Hamburg) di Amburgo del noto chef stellato Matteo Ferrantino, mattinatese doc.

Un bis da record perché arriva a distanza di un solo anno dalla prima stella Michelin del febbraio 2019. E se si considera che il locale (il nome Bianc è un omaggio alle origini garganiche) è stato aperto nel 2018, si comprende bene il perché ci si trova dinanzi ad una vera e propria impresa. Impresa, sia chiaro, non alla portata di tutti. Non è infatti roba di tutti i giorni bissare le stelle Michelin nel giro di soli 12 mesi. L’impresa è invece riuscita al noto cuoco garganico che continua la sua inarrestabile e irresistibile ascesa nell’olimpo dei “fabbricatori del gusto” a livello europeo e mondiale. Per il noto chef mattinatese, che proprio lo scorso 2 marzo (il giorno prima del premio) ha festeggiato i 41 anni di vita, un compleanno “stellato” e un regalo graditissimo da parte della prestigiosa guida francese. 

“Due stelle Michelin: una cucina eccellente. Merita la deviazione! Bianc” si legge su percorsi ViaMichelin. Michelin 2020: “I migliori prodotti esaltati dalla competenza e dall’ispirazione di uno chef di talento che “firma” con la sua squadra piatti eterei ed evocatori, talvolta molto originali” gli altri commenti riportati sul portale targato sempre Michelin. Ancor più elogiativa la relazione degli ispettori della guida Michelin (vanno, come da regolamento, a mangiare sempre in incognito) resa ufficiale quale motivazione in occasione del riconoscimento della seconda stella (niente manifestazione, causa coronavirus il tutto è andato in onda in diretta streaming): “Cucina mediterranea in salsa moderna e creativa, questo lo stile di Matteo Ferrantino, di cui si riconoscono la firma originale, il talento e il mirabile percorso. In questa palazzina di uffici della HafenCity, l’architettura di Julia Erdmann crea un’elegante atmosfera di piazza rendendo la cena indimenticabile”.

Sono al settimo cielo, fantastico” le uniche parole al telefono di un raggiante Ferrantino, alfiere della cucina garganica e mediterranea nel mondo. “La prima stella un sogno, la seconda è il paradiso, ma anche una responsabilità in più” ammette. E’ il primo chef mattinatese a ricevere l’ambito premio e addirittura a fare il bis nel giro di un anno. Partito giovanissimo da Mattinata, una volta finite le scuole all’istituto alberghiero di Vieste, ha girovagato mezza Europa (Inghilterra, Portogallo, Austria, Germania) lavorando in molti ristoranti, tutti di rango. Due anni fa è sbarcato ad Amburgo, città portuale tedesca e seconda (dopo la capitale Berlino) più popolosa del Paese, dove ha aperto un locale, Bianc: nel 2019 la prima stella Michelin, ieri addirittura la seconda 2020. Per la terza? “Stiamo già lavorando …” risponde al telefono, lasciando per un attimo gli amati fornelli della cucina del Bianc Restaurant. 

Matteo Ferrantino fa parte di una stirpe di cuochi mattinatesi, nel ramo c’è anche il fratello maggiore Giuseppe che lavora in loco. Ferrantino vanta un curriculum di tutto rispetto: nel 2006 lo troviamo a Salisburgo, in Austria, al mitico Hangar 7 (vecchio aeroporto trasformato in ristorante), 40 coperti, clientela super selezionata e 200 euro a testa per una cena a base di cucina internazionale. Ambiente suggestivo ed originale: dai tavoli –quasi sospesi nel vuoto nei vari ripiani – è possibile godere di una visuale sottostante a dir poco eccezionale: in ordine sparso i bolidi di Formula Uno della scuderia Red Bull (messi lì dal magnate austriaco Dietrich Mateschitz, tra i 40 uomini più ricchi del pianeta nonché proprietario dello stesso avveniristico ristorante), vecchi aeroplani perfettamente funzionanti, affascinanti piper, motociclette da corsa, velivoli da guerra ed elicotteri.

Ad ammaliare il palato degli avventori, i sapori dei tipici piatti – promossi da Ferrantino- della Montagna del Sole, vale a dire orecchiette con peperoni, basilico e cacioricotta. A gustarli anche il mitico Giovanni Trapattoni e il suo vice Lothar Matthaus quando insieme allenavano il Salisburgo calcio, la top model Naomi Campbell (di passaggio) e il Principe Alberto di Monaco (un habitué). Lo chef mattinatese era l’unico italiano tra i 15 cuochi della cosmopolita cucina dell’Hangar. A volerlo lì, Eckart Witzigmann, premiato alcuni anni fa quale cuoco del millennio, nume tutelare della gastronomia mondiale, che due anni dopo gli affidò “le chiavi” del ristorante Vila Joya in Portogallo, locale “in” della costa portoghese, con pochi e selezionati coperti, frequentato da esponenti del jet set internazionale.

Ferrantino vanta trascorsi anche con Dieter Koschina (altro nome di rango della gastronomia mondiale). Oggi la voglia di mettersi in discussione ed il tentativo di “volare da solo” lo hanno spinto – grazie anche al supporto di un facoltoso cliente tedesco habitué di Vila Joya – ad aprire il ristorante Bianc ad Amburgo: una scommessa destinata ad essere vincente, almeno a dar retta alla seconda stella Michelin, giunta ad appena 24 mesi dall’apertura. Ad appena 41 anni lo chef professionista è il novello portabandiera nel mondo dei sapori e profumi di casa Gargano.

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