San Marco in Lamis, altri 10mila euro (salvo imprevisti) di soldi dei cittadini buttati

Il Comune ignora le sentenze del TAR

Il 29 febbraio 2021 la Ipas S.p.A ha presentato istanza di autorizzazione per 6 cartelli pubblicitari.

Il 29 marzo 2021 il Comune “sospende la pratica sine die” perché, non essendoci un regolamento in materia, bisogna prima provvedere ad approvarlo.

La società, vista l’inattività del Comune, con ricorso depositato il 22 giugno 2021, si rivolge al TAR invocando il diritto ad “ottenere un provvedimento espresso ed esaustivamente motivato in relazione alle istanze presentate”. Insomma, reclama, come prevede la legge, una risposta chiara e non una sospensione “sine die”.

Il Comune, a questo punto, anziché provvedere, si costituisce in giudizio con un avvocato, impegnando la spesa di € 4.502,00.

Il TAR, con sentenza pubblicata il 17.02.2022, che si allega, dà ragione alla società pubblicitaria perché, tra l’altro, dice la sentenza, in attesa di una regolamentazione generale, si poteva dare una autorizzazione temporanea e, comunque, il Comune deve adottare un provvedimento espresso e motivato.

La sentenza, poi, condanna il Comune alle spese: € 1.000,00 oltre Iva, c.p.a. e contributo unificato.

Nonostante la sentenza, il Comune continua a non rispondere e la società si rivolge di nuovo al TAR per l’ottemperanza della sentenza, cioè perché sia eseguito quello che ha stabilito la sentenza.

Con determina n. 7 del 19.01.2023, il Comune si costituisce di nuovo ed impegna altri € 3.952,00 per il suo avvocato.

Quindi, finora, il Comune deve sborsare già oltre € 10.000,00 solo perché non è stata data una risposta ad una richiesta e perché non e stata rispettata una sentenza del TAR.

Possibile che i soldi che i cittadini pagano di tasse debbano essere buttati in questo modo?

Ma, questo non è l’unico caso: sono diverse le sentenze di TAR e Consiglio di Stato che non vengono eseguite e per le quali vi saranno altre spese, che ingiustamente cadranno sulle tasche dei contribuenti.

Possibile che nessun amministratore senta il dovere di intervenire, o almeno spiegare, come mai, dopo ca. 2 anni, ancora non si riesce a fare un semplice regolamento?

Sono stati eletti per garantire che i soldi dei cittadini siano spesi bene e non buttati.

G. S.

ALLEGATI: 

 

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