Tutolo bacchetta Piemontese: «I fondi per la Puglia sul dissesto idrogeologico vanno spesi bene»

Dichiarazione del Consigliere regionale Antonio Tutolo (Gruppo Misto), presidente della II Commissione (4 luglio 2023)

Abbiamo ancora negli occhi le immagini della disastrosa alluvione che ha colpito la Regione Emilia-Romagna poche settimane fa e l’Assessore Piemontese insiste nel voler giustificare l’ingiustificabile, vale a dire le scelte che ha compiuto sul come e dove investire le risorse messe a disposizione dal Governo per mettere in sicurezza i territori.

Parafrasare il contenuto di una nota del direttore centrale per la Finanza Locale del Ministero dell’Interno, in risposta a una mia precisa richiesta sull’esistenza di un grado di importanza degli interventi, leggervi quello che non vi è scritto, omettendo il passaggio fondamentale, non cambia le cose: la Puglia con quel denaro ha finanziato progetti di manutenzione di bocciodromi, il rifacimento di campetti sportivi, la costruzione di loculi per il cimitero, la manutenzione di bagni pubblici, la manutenzione di una camera mortuaria e molti altri interventi che nulla hanno a che vedere con il rischio del dissesto idrogeologico.

Il Ministero non si è espresso circa il mio quesito sulle priorità di finanziamento: “Per quanto sopra, apparirebbe irrituale – riporta la nota firmata dal direttore Antonio Colaianni – al riguardo, un’espressione di merito della scrivente circa la destinazione dei fondi intrapresa, senz’altro comprendendosi le virtuose, solidaristiche ragioni informatrici della Sua pregiata richiesta di chiarimenti”. Quindi palla al centro.

All’assessore Piemontese faccio notare che la realtà al massimo la si può manipolare con le parole ma non con i fatti.

Ricordo, inoltre, che la Capitanata presenta delle gravi criticità e il rischio di andare incontro a scenari simili a quelli emiliani è reale. Eppure si è preferito investire su dei bagni pubblici e altre strutture, che andavano pure sistemati ma con altri fondi, non certo quelli destinati principalmente a porre rimedio a situazioni di pericolo per i cittadini. Su quel grado di priorità, a mio avviso, si gioca tutto.
La manutenzione straordinaria del bocciodromo di Nociglia (150 mila euro) e il risanamento e il recupero dei bagni pubblici e degli attigui spazi a parcheggio e aree pic-nic nell’area turistica “Bosco di San Cristoforo” (150 mila euro), a San Marco la Catola, e decine di opere simili potevano aspettare.

Resto convinto che le priorità fossero altre e che le scelte compiute non siano amministrativamente le più oculate. Come ho già detto, quand’anche fosse corretta – ma a mio parere non lo è – l’interpretazione della legge 145 del 2018 da parte dell’Assessore circa le priorità di intervento, sostengo che sia sbagliato non investire quelle somme in opere a tutela del territorio dal rischio idrogeologico.

La viabilità sui Monti Dauni grida vendetta rispetto a una politica ottusa, che scrive bruttissime pagine. Lì, a causa di strade franose, diversi Comuni restano isolati e altri sono raggiungibili solo attraverso percorsi tortuosi e pericolosi, mentre invece si pensa al rifacimento dei campetti sportivi. Gli interventi sui territori vanno realizzati dove e quando servono, vale a dire prima delle catastrofi. Si chiama prevenzione.


Si allega la nota del direttore centrale per la Finanza Locale del Ministero dell’Interno

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