San Giovanni Rotondo, Cusenza: «Il sindaco fa pasticci in diverse scuole della città»

di Francesco TROTTA

Sono sempre di più coloro che mettono in evidenza il discusso “modus operandi” del sindaco Crisetti sul delicato fronte degli istituti scolastici. Dopo le contestazioni sull’argomento negli ultimi 4 anni targate Mauro Cappucci, consigliere comunale della Lega (opposizione), che arrivò a definire Crisetti “il sindaco professore che non vuole bene alla scuola”, oggi -a fine consiliatura- arrivano quelle targate Gaetano Cusenza, un tempo alleato di Crisetti ed oggi all’opposizione, che fanno emergere ulteriori elementi.

“La nuova maggioranza del sindaco Crisetti, quella che non è stata eletta dai cittadini (si riferisce al ribaltone del 2023 ndg), ma che è nata da un’azione antidemocratica e abusiva dello stesso sindaco, insieme al Partito Democratico, sta facendo pasticci in diverse scuole di San Giovanni Rotondo” è la denuncia di Cusenza. “Per diversi anni – continua – a San Giovanni Rotondo, si era ben lavorato nel settore della scuola e in modo particolare nell’edilizia scolastica”.

D. POI COSA E’ ACCADUTO? “Pasticci, appunto. La storia più inverosimile è quella della scuola dell’Infanzia di via Palestro facenti parte dell’istituto comprensivo Pascoli-Forgione, che ha coinvolto, suo malgrado, anche l’incolpevole istituto comprensivo Melchionda-De Bonis. A seguito di una richiesta della Provincia di Foggia, dell’ottobre 2023, con la quale si chiedeva al Comune di voler sgomberare i locali di via Palestro, usati come Scuola dell’Infanzia, la giunta comunale, presieduta dal sindaco Crisetti, ha approvato in data 28/11/2023 la delibera numero 221, nella quale è riportato quanto segue: < In via Palestro-piano terra dell’ex sede Municipale- è ubicata la Scuola dell’Infanzia, i cui locali sono stati concessi alla Provincia di Foggia, come da convenzione depositata in atti, unitamente all’intero plesso, quale sede dell’Istituto Alberghiero>. Il sindaco, con una delibera di giunta comunale, cede, impropriamente, alla Provincia di Foggia, locali di proprietà del Comune.”

D. POTEVA FARLO? “No. Questa vicenda mi ricorda tanto la simpatica storia di Totò che vendette la fontana di Trevi al ricco americano, ma mentre la storia di Totò ha del simpatico, questa di Crisetti non ha nulla di simpatico, anzi è una storia drammatica.

D. PERCHE’? “Perché i locali di via Palestro ospitano da circa trent’anni i bambini dell’Infanzia e non possono essere ceduti alla Provincia, perché l’Infanzia non rientra nelle competenze della Provincia, ma del Comune.

D. E ALLORA COME HANNO POTUTO, SINDACO E GIUNTA, CONSENTIRE TUTTO QUESTO? E PERCHE’ L’ENTE PROVINCIA HA AVANZATO UNA RICHIESTA SIMILE? “Non lo so. Eppure tutto questo era stato già abbondantemente previsto nel lontano 1996, quando il Consiglio Comunale di San Giovanni Rotondo con delibera numero 51 chiarì senza ombra di dubbio, che ai sensi della legge 23 del 1996, la struttura di via Palestro veniva ceduta in parte alla Provincia, come Istituto Commerciale e Alberghiero, e in parte restava al Comune, come Scuola dell’Infanzia. E’ giusto precisare che la Scuola dell’Infanzia è nettamente separata dall’Istituto Alberghiero, con un cancello e una recinzione autonoma e un ingresso altrettanto autonomo.

D. LEI CI VEDE SUPERFICIALITA’ DA PARTE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE? “Certo. Una superficialità inspiegabile, però. Il sindaco Crisetti, nonostante la volontà espressa nel 1996 dal consiglio comunale, cede, con delibera di giunta comunale, alla Provincia, i locali della Scuola dell’Infanzia. Il sottoscritto ha presentato, prima una interrogazione e poi una mozione in consiglio comunale, ma il sindaco Crisetti si è rifiutato di affrontare la discussione, così il 29 febbraio 2024 ben sei consiglieri comunali di minoranza, hanno chiesto al presidente del consiglio comunale, ai sensi del regolamento del Consiglio stesso, la convocazione dell’assemblea consiliare con il suddetto argomento. Il presidente, sig. Salvatore Ricciardi, era tenuto, secondo la legge e secondo il regolamento, a convocare, entro venti giorni il Consiglio Comunale.

D. SEDUTA FINORA NON CONVOCATA, GIUSTO? “Esatto. Sono trascorsi settanta giorni dalla nostra richiesta, ma non ci è pervenuta né la convocazione, né una qualsiasi comunicazione. Considerato che la maggioranza, non eletta dai cittadini, guidata da Crisetti, non ha rispetto né della legge, né del Testo Unico e né del regolamento del Consiglio, in data 29 aprile, gli stessi consiglieri comunali di minoranza hanno chiesto al sig. Prefetto, ai sensi dell’art. 39 comma 5 del Testo Unico, di adottare i suoi poteri sostitutivi, convocando il Consiglio Comunale.

D. VI SIETE RIVOLTI AL PREFETTO? “Sì. Nel frattempo, in questa brutta storia della Scuola dell’Infanzia di via Palestro, a farne le spese è stato anche l’incolpevole Istituto Comprensivo Melchionda-De Bonis.

D. PERCHE’? “Perché quest’ultimo, nel pieno dell’anno scolastico, si è visto piombare addosso prima una delibera e poi ordinanze del sindaco, il quale decideva che le sezioni di Scuola dell’Infanzia, perse in via Palestro, dovevano essere recuperate presso la Scuola De Bonis stravolgendo le attività di quest’ultima.

D. E IL DIRIGENTE SCOLASTICO CHE HA FATTO? HA PROTESTATO? “Certo. Ma a nulla sono servite le decise motivazioni addotte dal dirigente scolastico, dagli insegnanti e dai genitori della De Bonis che hanno fatto notare, formalmente, che i provvedimenti del sindaco avevano compromesso le attività didattiche e tutta l’organizzazione dell’Istituto.

D. CI PUO’ SPIEGARE LA REALE SITUAZIONE OGGI DEGLI ALTRI ISTITUTI SCOLASTICI IN CITTA’. COME SONO MESSI? Se l’Infanzia di via Palestro e la Scuola Media De Bonis piangono, le altre non ridono, infatti la Dante Alighieri, polo Nord, due anni fa ha ricevuto un finanziamento di 4.300.000 euro, ma nel mese di dicembre 2023, la maggioranza Crisetti, ha perso il finanziamento per non aver rispettato i tempi. Inoltre vi è la Scuola dell’Infanzia, nel quartiere Torre del Signore, i cui lavori da un anno sono fermi. Infine, il Liceo “Maria Immacolata”, di San Giovanni Rotondo, di proprietà della Provincia, da un anno doveva iniziare i lavori di abbattimento e ricostruzione dell’Istituto, per 5 milioni di euro, ma ad oggi i lavori non sono iniziati.

D. E IL SINDACO CHE DICE? “Niente. Silenzio. Lo stesso silenzio che adotta in altri settori.”

Meditate gente (elettori), meditate…

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