San Giovanni Rotondo, domenica la prova della verità per il nuovo sindaco: è sfida Mangiacotti-Crisetti

Il primo parte in vantaggio di 1.205 voti, il secondo spera nel miracolo. Rischio astensione (tutti al mare), visto il bel tempo annunciato?

A San Giovanni Rotondo per la poltronissima di sindaco della città di san Pio si è all’ultimo miglio. Domani dalle ore 7 alle ore 23 si riaprono le urne (26 sezioni) per il ballottaggio, dopo che al primo turno di domenica 26 maggio nessuno dei 4 candidati in gara incassò la maggioranza dei voti. Al ballottaggio sono finiti Giuseppe Mangiacotti (6.010 voti, 40,32%, coalizione di centrodestra) e Michele Crisetti (4.805 voti pari al 32,24%, coalizione di centrosinistra). Fermi al palo Nunzia Palladino (M5S, 3.470 voti pari al 23,21%) e Roberto Cappucci (Rifondazione Comunista, 631 voti pari al 4,23%).

Sulla scheda elettorale i 23.970 aventi diritto al voto domani troveranno i nomi di Giuseppe Mangiacotti a destra e quello di Michele Crisetti a sinistra. Due le offerte politiche a disposizione, diametralmente opposte: continuità (Mangiacotti) oppure discontinuità (Crisetti). La scelta è tra il 54enne infermiere-sindacalista (presidente del consiglio uscente) che ci prova per la prima volta e il docente di 56 anni che tenta l’avventura per la seconda volta dopo il buco del 2011 (non arrivò nemmeno al ballottaggio).

Tra i due 1.205 voti di scarto a favore di Mangiacotti, un divario oggettivamente difficile da colmare. Oggi è la giornata del “silenzio” dopo l’acceso confronto di ieri sera in piazza che ha chiuso le due settimane di campagna elettorale, quest’ultima (tra le più brevi che la città ricordi a causa della fine anticipata dello scorso 14 febbraio della consiliatura) partita in sordina e salita di tono solo nelle ultime ore. Nessun apparentamento ufficiale, per cui i due saranno supportati solo dalle coalizioni che li avevano già sostenuti al primo turno ovvero cinque liste per Mangiacotti (Lega per Salvini, Udc, Fratelli d’Italia, PdC e Mangiacotti sindaco, 6.710 voti) e tre (Res, San Giovanni Rotondo Popolare e Pd per 4.420 voti) per Crisetti.

Viste le annunciate previsioni meteo, si teme un ulteriore calo (tutti al mare?) dell’affluenza che al primo turno si è arrestata al 64,12%, in calo rispetto al 2016 (68,82%). Con i pentastellati che non hanno dato nessuna indicazione di voti ai loro elettori -idem Rifondazione – la partita appare obiettivamente sbilanciata da una parte, tanto che una eventuale rimonta di Crisetti sarebbe paragonabile ad un vero e proprio “miracolo”. Lo spoglio avverrà subito dopo la chiusura dei seggi (ore 23,00) e quindi il nome del nuovo sindaco di San Giovanni Rotondo si conoscerà molto probabilmente poco dopo la mezzanotte. Molto dipenderà anche dalla circostanza relativa al fatto che lo spoglio registri o meno “un testa a testa” fra i due candidati a sindaco o se si delineerà subito la prevalenza dell’uno rispetto all’altro.

Mangiacotti insegue il record di famiglia (due fratelli eletti alla carica di primo cittadino) e deve la sua lunga rincorsa alle primarie del 31 marzo scorso, quando sbaragliò la concorrenza (Nunzia Canistro, Mimmo Longo e Mauro Cappucci) intercettando 2.188 voti su 3.872 votanti. Fu un plebiscito. Che spera di ripetere domani, dopo aver fallito la vittoria al primo turno, preventivata alla vigilia da più parti.   

Francesco Trotta  

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