La lettera della garganica (sammarchese?) Chiara a “Inchiostro di Puglia”: «Torno in Puglia mò mò o men mal che m n so iuta»?

Una lettera che sta dividendo la rete affidata alla fortunata pagina social. Le perplessità di una ragazza nata in un paese del Gargano a pochi chilometri da San Giovanni Rotondo. L’eterna domanda che tutti quelli che ad un certo punto della loro vita sono diventati fuori sede: “Tornare?”

La fortunata idea è di Michele Galgano, nostalgico pugliese fuorisede, ed è diventata una sorta di mappa narrativa della Puglia, dei suoi modi di dire unici, dei tanti dialetti, ma anche di stati d’animo, tra cui quello nostalgico del fuorisede, sempre combattuto tra il restare fuori o tornare nella terra dove ci sono nonne, genitori e ricordi.

“Inchiostro di Puglia”, sia sul sito Internet che sulla seguitissima pagina Facebook, ospita spesso pensieri, racconti e storie di pugliesi che vivono fuori dalla Puglia. C’è sempre un filo di malinconia, mista ad una sorta di impotenza nei confronti di una condizione. Molto spesso sono storie dove viene raccontato il distacco con la famiglia di origine, o il momento in cui una sorella lascia il paese pugliese per raggiungere la città dove per i prossimi anni sarà la sua città di residenza e di studio. Un nuovo inizio con l’incertezza se sarà un trasferimento temporaneo o l’inizio di una nuova e definitiva vita.

Domenica 1 settembre la pagina social ha ospitato le perplessità e le domande di Chiara, “nata in un paese del Gargano a pochi chilometri da San Giovanni Rotondo”. La storia sta emozionando e dividendo la rete e sono numerosi i commenti. Chiara pone una domanda che in molti si sono posti e si pongono da tempo nella sua stessa condizione, forse una domanda a cui non esiste una risposta unica, è tutto soggettivo. Tuttavia è una domanda a cui è difficile dare una risposta e che forse manca e mancherà per sempre. “Tornare in Puglia è possibile davvero, oppure questa terra così bella è solo decantata?”

“Ciao inchiostro di Puglia. È da un po’ che ti seguo. Mi fanno compagnia quelle storie che racconti, mi lasciano ancora una speranza. Quella speranza di poter ritornare un giorno a casa mia – scrive Chiara. Sono una ragazza nata in un paese del Gargano a pochi chilometri da San Giovanni Rotondo. E ti scrivo per raccontarti della mia storia, una storia fatta di “dubbi”, quella che io definisco tutte le volte come “RICOMINCIO DA ME”. Ricomincio da me perché “ogni vota part e stegn punt e accap…”Ho lasciato la mia terra 10 anni fa, lasciata solo fisicamente, perché il mio cuore a quanto pare è rimasto qui…Uscii di casa sostenuta dai miei genitori, che mi dissero “esci di casa, va, studia, costruisci le basi per un futuro solido, e poi magari torna a casa. “Il punto è che sono uscita e ad oggi, ancora non sono tornata. Com jenn stu fatt?… Le storie che leggo sulla tua Pagina a volte mi fanno venire voglia di tornare mo mo, ma poi quando torno giù so di avvenimenti che mi fanno ritornare la voglia di dire – men mal che m n so iuta – Ma anche qui, questa voglia di andarmene via lontano mi passa dopo pochi secondi perché la speranza di ritornare è più forte!! Altra cosa che mi confonde è che leggo notizie di riviste americane, stampa internazionale, giornali… che definiscono tutt’oggi, la Puglia come la meta più desiderata per cibo, mare, e soprattutto per il calore delle persone … Ma poi? Io chiedo a te, che ogni giorno senti i pensieri di tantissime persone. Mi puoi dire effettivamente come funziona qui il fatto? Onestamente io non “capisc” se tornare è possibile davvero, oppure questa terra così bella è solo decantata. Facitim capì perché vo iess pigghiata na decision. Grazie per l’ascolto”. Conclude Chiara.

Nei numerosi commenti il dibattito è molto acceso, in molti invitano Chiara a rientrare, altri invece sono convinti che in Puglia, o in generale al sud, si vive male.  “Questa è anche la mia terra ma è ancora dura trovare lavoro qui. Devo ammettere però che nel tempo le cose sono migliorate…”, scrive nei commenti Teresa. “Mi sento di dirti che se questo è il tuo desiderio, se questo è quello che sentì davvero allora prima o poi accadrà”, scrive Elisabetta. “Nun turna’, lassa perdere”, scrive senza giri di parole Gennaro. (ilfattodelgargano.it)

 

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