C’era una volta il “Libretto delle Giustifiche”

La firma dei padri non ricada sui figli!! Eppure ricadde più volte! Nel senso che veniva copiata e ricopiata almeno trenta volte all’anno (scolastico). Anche quella della madre poteva ricadere sui figli, ma era come seconda scelta. Forse perché se l’assenza veniva giustificata dal padre era più “autorevole”. Nel senso che se il padre firmava, allora l’assenza era “più vera!!”

Il libretto in oggetto era composto da 30 foglietti, quindi in un anno scolastico si potevano “commettere” non più di trenta assenze giustificate, e quante non giustificate? Se si andava oltre si comprava semplicemente un altro libretto e si continuava a fare assenze. E da questo punto iniziamo a sbizzarrirci sui mille motivi del perchè ci si assentava durante il triennio delle scuole medie e i cinque anni delle superiori.

Un amico mio (sempre quello che acquistò gli occhiali a raggi X per vedere le donne nude…), tanti anni fa si assentò per tre giorni consecutivi. Quando il professore gli chiese il perché di quelle assenze, oltre a presentare il foglio del libretto delle assenze, allegò una cartolina rosa e nella sezione “Motivo” scrisse: “Per il militare”. Quindi si era assentato per andare a fare il militare? un ragazzo della terza media? Più o meno: in quei tre giorni di assenze, andò a “passare la visita” per essere dichiarato idoneo al servizio di leva!!

Aveva 18 anni e frequentava la terza media!! In quel caso il ragazzo stesso si firmò la giustifica (essendo maggiorenne!!) ecco perché allegò anche la cartolina rosa che preannunciava al provetto militare tali visite mediche. Forse questo è uno dei pochi casi in cui il foglietto che veniva staccato dal “Libretto delle Giustifiche” aveva un allegato!

Sembra strano, ma in questo caso la firma falsa e un motivo completamente inventato non c’erano. Non come quando i ragazzini degli anni ’60 e ’70 scrivevano come motivo: per morte del bisnonno! Se fosse stata vera quella morte avvenuta in quei giorni, l’avo trapassato del ragazzino senza dubbi aveva conosciuto Garibaldi. Gli studenti si potevano assentare per due validi motivi: per motivi famigliari o per motivi di salute. Non c’erano altre voci su come giustificare le assenze a scuola. Dire semplicemente: per motivo di salute e mostrare al professore la firma del genitore, non convinceva tutti i docenti, e allora si andava oltre il motivo generico di salute, magari precisando che si aveva dolore al dente del giudizio… che ancora non nasceva. Un dolore preventivo(!?), come dire: so che soffrirò tanto, e inizio ad adeguarmi.

La carta copiativa, adesso non si usa più, la faceva da padrone quando si doveva copiare la firma dei genitori: bastava che il genitore avesse messo anche solo per una volta la sua firma, che immediatamente veniva ricalcata su un foglietto per poi essere ricalcata all’occorrenza sul libretto in oggetto. E qui c’erano i professori specializzati nell’esaminare la giusta pressione esercitata dallo studente quando scriveva: era una guerra di nervi tra allievo e insegnante. Se la firma del genitore avesse o meno la stessa pressione di quella del figlio: diventava una questione di principio…     

Gli studenti pendolari spesso non aspettavano altro che i pullman facessero sciopero, e allora scrivevano come giustificazione: “Per motivo di sciopero delle corriere” (qualche volta: delle pustale). Come dire: e ora vediamo che dice il preside… E il preside girava comunque per le classi per ricordare che non era una giustificazione, ma una scusa: a scuola bisognava recarsi lo stesso!! Magari facendosi accompagnare dal genitore in macchina.  

Oppure: “Per motivo nevicata!!!” con tanti punti interrogativi. Anche in questo caso non era una causa valida per non recarsi a scuola. Infatti tanti anni fa dovendo per forza andare scuola, nonostante l’abbonante nevicata notturna, ricevemmo un passaggio con un’auto da un nostro docente, e facemmo un incidente stradale!! Anche i docenti dovevano comunque presentarsi sul posto di lavoro nonostante le abbondanti nevicate.

Alcuni alunni erano talmente bravi che imparavano a copiare anche le firme dei genitori degli amici di scuola, dietro piccola ricompensa alimentare (panino con la mortadella). E i bidelli “buoni” facevano altrettanto: quando potevano, aiutavano a copiare le firme degli adulti. Sembrerà strano, ma la calligrafia cambia con l’età che avanza: un fatto è che la firma venga messa da un ragazzino, e un altro che venga fatta da un adulto. Provare per credere.  

“Per motivo festa patronale: ho portato la statua!!” “Per motivo pantaloni strappati dietro: non potevo mica farmi vedere…” “Per motivo di salute mentale: non ricordavo bene la poesia a memoria”. “Per motivo di guerra in famiglia: mia madre e mio padre hanno litigato e io li ho divisi”. “Per motivo di eredità: mio padre ha dato più soldi a mia sorella per la merenda”. “Per motivo sportivo: mi sono fatto male alle ginocchia nella partita di domenica”. “Per motivo spirituale: nella febbre ho visto la Madonna, non è un motivo di salute, altrimenti non l’avrei vista”. “Per motivo decisionale: ieri non ero convinto di andare a scuola, ha prevalso il no”. “Per motivo di distanza: la fidanzata mi ha lasciato e non voglio vederla seduta vicino a me nello stesso banco”. “Per motivo di nervosismo: non sono riuscito a dormire la notte scorsa”. “Per motivo di sveglia: non ha suonato o non l’ho sentita”.  “Per motivo storico: ho partecipato alla sfilata in costume”. Per motivo…”

Quelli elencati sopra sembrano motivi inventati, invece sono tutti veri o verosimili: si dettagliava l’assenza per non dare adito al docente di essersi assentato per un motivo “fesso”, di poco conto. Ma per dire che il motivo c’era ed era ben preciso. Adesso mi dicono che i genitori degli studenti hanno dei pin da inserire nelle schede dei loro figli e dei grafici statistici per le assenze(!!?), non sono molto informato. Nella scuola di oggi dove NON SI CAPISCE NULLA!!!!!!!!! a che cazzo servono questi pin e i grafici statistici?????

(Scusate se ho scritto… pin).

Mario Ciro CIAVARELLA AURELIO

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