Angelo Bonfitto: «La Polisportiva è una famiglia»

Intervistato dall’ufficio stampa della prima squadra della città, il Capitano della Polisportiva, Angelo Bonfitto, con più di 10 stagioni alle spalle con la maglia Granata.

Buongiorno, Angelo, 10 vittorie in 12 partite e primo posto in classifica, un girone d’andata da incorniciare. Cosa è cambiato rispetto alla stagione e alla squadra dello scorso anno?

Sicuramente stiamo andando forte, anche se abbiamo maturato due sconfitte che si potevano evitare. Rispetto allo scorso anno abbiamo imparato a conoscerci meglio (7/11 della formazione sono gli stessi dello scorso anno ndr) e sicuramente i nuovi innesti hanno portato nuova linfa alla squadra. Ma soprattutto c’è maggiore convinzione nei nostri mezzi e alcuni errori caratteriali sono stati smussati.

La difesa da te guidata è la meno battuta del campionato. Quali sono i segreti della vostra solidità difensiva?

Non c’è un segreto, ma un ottimo gioco di squadra. Come ben sai il calcio è fatto di movimenti di 11 giocatori. La difesa si deve muovere di concerto. La stessa cosa vale per l’attacco. E poi là dietro con Cursio, Tenace, Colletta, Poppa, Mimmo, con chiunque giochi, c’è un forte affiatamento.

Oltre alla tecnica e alla tattica nel calcio è molto importante il gruppo. Quasi tutti i ragazzi sono sammarchesi. Quali sono gli ingredienti che hanno reso il gruppo così unito?

Sicuramente il gruppo è stato fondamentale in questa prima parte della stagione. Siamo tutti ragazzi di San Marco che sono amici anche al di fuori del rettangolo di gioco e questo ha fatto sì che il tutto è avvenuto più facilmente. Inoltre ormai sono un paio d’anni che giochiamo insieme. I nuovi si son fatti trasportare facilmente dal nostro modo di vivere il calcio ed è stato tutto più semplice. Anche la società ha favorito tutto questo, devo ammetterlo, spesso infatti organizziamo delle serate in cui si sta allegramente tutti insieme e questo crea maggiore amalgama nel gruppo.

Domenica giornata di riposo, poi si riprenderà con una partita in casa. Quali sono le sensazioni che si avvertono nello stare fermi mentre gli altri scenderanno in campo?

Nessuna sensazione particolare. Stiamo iniziando a pensare in grande, da squadra di vertice e stiamo acquisendo sempre più consapevolezza delle nostre qualità. Perciò non ci pesa il turno di riposo. Comunque una domenica a casa con la propria famiglia dopo tanto tempo fa anche bene al corpo e alla mente. [sorride]

I risultati sono certamente figli anche del lavoro che mister Di Claudio sta facendo e gli sforzi che la dirigenza compie ogni giorno per non farvi mancare nulla e portare avanti un campionato impegnativo. Quali e le tue valutazioni in merito?

Come ho detto prima, bisogna dare merito a chi c’è dietro. In primis al presidente Pietro Soccio che come ogni anno permette a tanti giovani di San Marco di potersi esprimere e scendere in campo. Poi la dirigenza tutta, che in silenzio fa la sua parte. E sicuramente mister Di Claudio che, oltre ad essere una brava persona, può essere certamente definito un ottimo mister, ma soprattutto un “uomo spogliatoio”. Lo ripeto: nel calcio non si vince mai da soli, ma è la società tutta che fa una grande squadra.

Infine Capitano, ti chiediamo di mandare un messaggio a tutti i tifosi granata che seguono direttamente o indirettamente il percorso della squadra.

Come Capitano della Polisportiva mi sento di invitare tutti i sostenitori del Sammarco a seguire la squadra. Mi piacerebbe rivedere il “Tonino Parisi” riempirsi come un po’ di anni fa. Sicuramente noi tutti ci stiamo provando, stiamo dando il massimo, sarebbe bello provarci tutti insieme. Questo è l’invito che faccio ai nostri tifosi: venite allo stadio a vederci e sostenerci!

Grazie Angelo, buon prosieguo di campionato.

Grazie, colgo l’occasione per augurare buon fine campionato a tutti gli sportivi.

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