M5S deposita audizione sulla distribuzione delle mascherine ai Comuni. “Necessaria la massima chiarezza”

“Passano le settimane, ma non abbiamo ancora ricevuto le informazioni più volte richieste sulle mascherine distribuite ai comuni dalla Protezione Civile regionale e destinate in via prioritaria ai cittadini meno abbienti. La nostra preoccupazione nasce dal fatto che in alcuni comuni i dispositivi di protezione non sono mai arrivati a i cittadini, mentre in altri ci risulta che si faccia campagna elettorale, facendo passare le mascherine per donazioni di questo o quel politico. È necessario fare chiarezza sulla quantità di mascherine distribuite in ogni comune così da rendere possibile un monitoraggio pubblico e trasparente sulla distribuzione di queste forniture, garantendo un maggiore controllo delle fasi di approvvigionamento e distribuzione”.

Lo dichiarano i consiglieri regionali del M5S che annunciano una richiesta di audizione urgente in I Commissione Bilancio del Dirigente della Sezione Regionale Protezione Civile dott. Antonio Mario Lerario e del Presidente dell’ANCI Puglia Domenico Vitto.

“Fino ad ora l’unica risposta che abbiamo ricevuto dal dottor Lerario è che le mascherine distribuite siano circa 4 milioni, ripartite in base alla popolazione, ma nessuna spiegazione sui criteri e le modalità per la distribuzione. Vogliamo capire quante mascherine siano arrivate effettivamente ai cittadini e perché in tanti lamentino di non averle ricevute. Dopo l’annuncio del 2 maggio di Emiliano sulle mascherine che sarebbero state distribuite ai Centri Operativi Comunali (COC) della Protezione Civile a partire dal 4 per la distribuzione in sinergia con i Servizi Sociali Comunali, non abbiamo avuto più alcuna notizia. Auspichiamo che, come già avvenuto per la distribuzione delle mascherine alle Asl, dopo le nostre numerose sollecitazioni, la Protezione Civile renda al più presto pubblici i dati sul proprio sito. Serve un sistema di monitoraggio e non una comunicazione affidata (quando va bene) alle pagine Fb dei singoli COC. I cittadini hanno il diritto di sapere”.

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