FDI: “Dal Consiglio arriva lo stop alla campagna elettorale clientelare di Emiliano e Cassano”

Di seguito, una nota dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Erio Congedo, Giannicola De Leonardis, Luigi Manca, Renato Perrini, Francesco Ventola e Ignazio Zullo

“Una battaglia di igiene e decoro politico, prima ancora che di legalità e di etica. L’abbiamo vinta nella massima sede istituzionale, l’aula consiliare,  più volte derisa e mortificata dall’arroganza e dalla superbia di chi ha agito nel disprezzo della legge seguendo tornaconti personali;  e dove oggi a maggioranza è stato approvato  in apertura di seduta il nostro sub-emendamento  che prevede la sospensione fino al 30 settembre prossimo (quindi ad elezioni regionali  avvenute) di tutte le assunzioni di personale a tempo determinato nell’ambito delle Agenzie Regionali, reclutato  attraverso agenzie interinali.

Non sarà quindi possibile, per il presidente Michele Emiliano e per il leader di Puglia Popolare Massimo Cassano, commissario straordinario dell’Arpal, continuare a fare campagna elettorale ricorrendo all’ingresso di 236 unità lavorative attraverso il servizio di somministrazione di lavoratori a tempo determinato, attratte dallo specchietto per le allodole di sei mesi di lavoro in un’Agenzia nata per garantire risposte vere contro la precarietà nel mondo del lavoro, e stravolta da una politica spregiudicata al punto da creare imbarazzo anche tra gli stessi colleghi consiglieri della maggioranza. I quali hanno espresso il loro voto disattendendo gli ordini di scuderia e lanciando l’ennesimo, chiaro messaggio di insofferenza rispetto a metodi, stili e scelte sempre più imbarazzanti  e insopportabili.

Una bella pagina di trasparenza per la Puglia, dopo tante opache in rapida successione.  Una sconfitta che dovrebbe far riflettere i cercatori di consenso a qualunque costo. E una battaglia – la nostra – che continuerà in ogni sede per rispetto dei cittadini, degli elettori, delle regole che nessuno può pensare di calpestare impunemente, approfittando impropriamente di ruoli,  funzioni e sovraesposizioni”.

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