San Marco in Lamis, “Italia in Comune” dice no alla chiusura del cimitero

«Quindi il 3 novembre non c’e’ pericolo?»

La compagine politica Italia in Comune di San Marco in Lamis chiede al sindaco di tornare sui suoi passi. Il riferimento è all’ordinanza emanata ieri con la quale si dispone la chiusura del cimitero comunale per le giornate dell’1 e 2 novembre. E tutto ciò «a seguito dell’incremento del numero dei contagi da Covid-19 – è la spiegazione del primo cittadino – ed al fine di evitare pericolosi e vietati assembramenti, essendo il cimitero, nelle giornate dedicate alla commemorazione dei defunti, notevolmente frequentato con aumento del rischio di infezione».

Una decisione, quella di Michele Merla, presa alla luce del veloce propagarsi dell’infezione riportata anche nel bollettino epidemiologico regionale che colloca ormai da due giorni San Marco in Lamis nella famigerata “fascia rossa”, ovvero tra i comuni pugliesi con oltre 51 casi attivi di Coronavirus.

Ma per Italia in Comune si poteva fare diversamente, ad esempio tramite “controllo con un termo-scanner e con la registrazione dei nomi, o con un massimo di 15 minuti a persona”, scrivono sui social network. “Purtroppo con questo virus ci dobbiamo convivere. Questa decisione la patiscono sia i parenti dei defunti e sia le attività Commerciali che vengono penalizzate da questa scelta”, è la conclusione del partito guidato da Pietro Gargano e dall’avvocato sammarchese Antonio Turco.

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