Policlinico Riuniti di Foggia: attivato il terzo modulo di Rianimazione, a breve anche il quarto

Il Policlinico Riuniti di Foggia ha avviato il potenziamento delle misure di sicurezza come azione preventiva e di gestione ottimale delle situazioni a rischio già avviata nelle settimane scorse con il monitoraggio epidemiologico.

L’azienda ospedaliero-universitaria, dunque, ha predisposto un ulteriore rafforzamento dei livelli di guardia in questo momento delicato per fronteggiare la rapida evoluzione della pandemia da Sars- CoV2: sono stati così individuati ulteriori posti letto da destinare alla cura di pazienti affetti da coronavirus in seguito all’andamento epidemico della pandemia che si sta registrando in queste settimane.

Il cronoprogramma delle ultime attivazioni di posti letto registra il seguente adeguamento che riguarda nello specifico l’avviamento del 3^ modulo di Rianimazione con 11 posti letto con decorrenza dal 2 novembre 2020.

Nel crono programma è inserita anche l’attivazione del 4^ modulo di Rianimazione con ulteriori 6 posti letto con decorrenza dal 20 novembre 2020; il totale generale di posti letto attivati è di 32 ma sono previsti possibili ulteriori aumenti di posti letto

Il terzo modulo completa gli altri due già operativi e presenti sullo stesso plesso (il corpo H all’interno del Policlinico) costituendo un unico blocco verticale di lavoro che ha lo scopo di favorire gli operatori che svolgono le attività in team senza spostamenti dispendiosi in termini temporali.

La scelta del monoblocco della Rianimazione, al momento rafforzata con questi numeri, è giustificata dalla posizione strategica contigua al Pronto Soccorso per facilitare il primo accesso per i casi più critici che dovessero presentarsi in ospedale o per agevolare le operazioni più delicate grazie al supporto della diagnostica di urgenza attiva H24.

Il Coronavirus sta mettendo a dura prova il sistema sanitario regionale ed i suoi professionisti ma l’integrazione della rete ospedaliera consentirà al Policlinico Riuniti di contare su un sistema che si sta realizzando in provincia di Foggia e più in generale in regione Puglia capace di rispondere in tempi congrui ai bisogni assistenziali del capoluogo dauno e della provincia da cui, ricordiamo, si riversano sacche cospicue di pazienti alla luce degli ultimi allarmanti dati epidemiologici.

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