“San Marco che Vorrei!”: «Puntare su un nuovo modo di intendere e fare turismo»

Sulle questioni del momento (bosco “Difesa, Parco Avventura e turismo) interviene anche il neonato ma dinamico movimento civico “San Marco che Vorrei!” tramite una nota stampa.

Ormai San Marco in Lamis, ed il suo sviluppo, non possono più prescindere dall’aspetto turistico. Ma un turismo “ragionato”, non fatto di opere pubbliche improvvisate, incompiute e poi lasciate a deperire (chiaro riferimento a quanto accaduto al “Parco Avventura” di Borgo Celano ndr), ma si deve pensare ad un turismo di nuova generazione e di nuova concezione – si legge nella nota a firma del portavoce Angelo Riky DEL VECCHIO, giornalista ed infermiere da poco trasferitosi qui in città.

Si deve cominciare a pensare, ad esempio, a dare più spazio a privati che nel turismo vogliono investire. Un turismo ecosostenibile in cui appunto si privilegi l’Ambiente in tutti i suoi aspetti, l’enogastronomia con tutte le forme di eccellenze locali e senza dimenticare la cultura, di cui la nostra San Marco vanta un bacino di notevole spessore.

Opere pubbliche, come ad esempio quella di Borgo Celano, servono solo a far “guadagnare” il tecnico di turno o a far bella l’amministrazione temporale senza portare risultati concreti per la comunità o addirittura a cagionarne pericolo, vedasi la caduta del palo di qualche giorno fa.

Motivo per cui ci impegneremo col nostro gruppo, composto anche da esperti in materia, a stilare un programma innovativo dove si possano valorizzare tutti i settori e i luoghi, compreso il bosco “Difesa di cui ci riserviamo di approfondire l’argomento in un prossimo articolo, di cui la nostra San Marco è ricca e che aspettano solo di essere potenziati e resi fruibili – è quanto si legge al termine della nota.

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