San Marco in Lami, 5 candidati sindaco: ma che fine hanno fatto i programmi?

La campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale di San Marco in Lamis è formalmente iniziata da diversi mesi, con la candidatura del sindaco uscente Michele Merla e dei desiderosi Antonio Turco, Tiziano Paragone, Raffaele Daniele e Angelo Cera. Nei fatti, però, comincerà un mese prima delle elezioni, ovvero ai primi di settembre, quando suonerà il gong per la presentazione delle liste.

Nella politica dei tempi che furono, si diceva che prima vengono i programmi – anche se poi raramente si mettevano in pratica – e poi le persone. Sicuramente un’eredità dei partiti e delle loro forti ideologie, ma che comunque servivano a formare la classe dirigente del futuro.

Poi è arrivato il calo demografico (che continua inesorabile) e la conseguente novità delle elezioni a colpo secco (del primo cittadino) che hanno finito per scombussolare il quadro politico esistente. La frittata si è così ribaltata e il candidato è diventato alfa e omega della campagna elettorale, il più delle volte con poteri di ogni genere su liste e apparentamenti. Tant’è che ad oggi, per un “paesino” che sulla carta conta meno di 13mila abitanti, abbiamo ben cinque pretendenti – l’equivalente di 5 contenitori vuoti – ma zero programmi.

Alla fine della “transumanza” qualcosa succederà, nella migliore delle ipotesi i sammarchesi sceglieranno il sindaco migliore, ma difficilmente (speriamo di essere smentiti con i fatti) intorno ad esso sboccerà in pochi giorni un programma coerente e realizzabile.

Di cosa parlano, quindi, i candidati da settimane e settimane? La politica può anche fare a meno dei soliti schemi, ma non può prescindere dalle idee, quelle servono sempre. Veri programmi cercansi.

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