Estate 2022, senza i danarosi turisti russi che stagione sarà?

Sul Gargano gli operatori turistici temono i riflessi causati dall’invasione russa in Ucraina. “Ma andremo avanti comunque” rassicura Ferrantino, gestore di alberghi a 4 e 5 stelle a Mattinata

di Francesco Trotta

Il settore turistico sul Gargano, dopo la lunga pausa invernale, è in fibrillazione in vista della imminente festività pasquale (domenica 17 aprile), che di solito “apre” la stagione estiva 2022 ormai alle porte. E’ tempo quindi di spolverare e rassettare camere e strutture per renderle accoglienti e prepararsi al meglio per la stagione che verrà. Ma nel contempo è anche tempo di aspettative e riflessioni su che stagione sarà? A nessuno sfugge che da 20 giorni nel cuore dell’Europa dell’est, in Ucraina, è in corso un’aggressione militare da parte dell’esercito russo e a causa della quale la Russia è sottoposta a stringenti sanzioni di carattere economico finanziario da parte dell’Occidente.

Ne discende che sono più che fondati i timori tra gli operatori turistici italiani di eventuali ripercussioni in merito agli arrivi turistici dall’est. Perché, seppure la provenienza dei turisti sul Gargano sia prevalentemente interna, ossia del Bel Paese (dati 2021 Agenzia del Turismo Puglia), cosiddetto turismo interno, da qualche tempo, sul promontorio aveva preso piede e si era consolidato un turismo di nicchia targato marcatamente Russia. Una schiera, non nutrita ma comunque consistente, di ricconi russi aveva scoperto e apprezzato il fascino selvaggio del Gargano e vi aveva “piazzato le tende”, prendendo d’assalto hotel e ristoranti. E si erano fatti subito notare per via delle laute mance rilasciate in giro tra gli addetti.

Che fossero di casa sul Gargano lo dimostra anche il caso dello yacht, il “SYA”, il più grande veliero del mondo, valutato intorno ai 530 milioni di euro, del magnate russo del carbone e dei fertilizzanti (sulla lista nera dell’Ue a seguito delle sanzioni dopo l’invasione russa dell’Ucraina) Andrei Igorevich Melnitchenko, oggi ancorato nel porto di Trieste e sottoposto a sequestro dalla Guardia di Finanza, il quale è stato spesso avvistato, poiché ormeggiato a Bari, tra il golfo di Manfredonia e le baie mattinatesi di Vignanotica e Zagare.

“I clienti russi, e ne abbiamo avuti diversi, si sono distinti per gentilezza e grande diponibilità di danaro” conferma Giuseppe Ferrantino, 49 anni, imprenditore turistico (da settembre 2021 anche consigliere comunale) che gestisce due hotel di lusso (un 4 stelle in località Agnuli Casa e il Mare e un 5 stelle in località Montelci, Locanda del Carrubo). Il suo è quindi, come dire, un osservatorio di qualità.

“La stagione scorsa post Covid è andata al di là di ogni rosea aspettativa” ammette l’imprenditore che sulla prossima si dice moderatamente ottimista: “Nutro buone sensazioni anche per quest’anno. La rinascita, cominciata l’anno scorso, spero possa continuare”. “Certo – aggiunge- ci mancheranno i russi, e auspichiamo che il conflitto bellico non si allarghi, sennò non mancheranno solo i danarosi turisti russi …..”. Quest’ultimi, come clienti speciali, saranno rimpianti, se la guerra non dovesse cessare, anche e soprattutto dall’altra struttura di rango che Mattinata, la “Farfalla Bianca”, può vantare ovvero l’Hotel Residence “Il Porto”, sopra la collinetta, di fronte al porticciolo con vista incantevole sulla baia sottostante.  

 

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