Stefano Starace e l’omaggio in musica a Grazia Deledda nel suo 150esimo della nascita

Come tutte le iniziative di Mo’ l’Estate, giocate sull’elaborazione originale del variegato mondo dell’arte e della cultura, anche nell’occasione del 150° della nascita di Grazia Deledda, e della consegna alla stessa del Premio Nobel, Stefano Starace si inventa testi per musiche ispirate alle opere della scrittrice sarda.

di Tonino CERA

Lo dice egli stesso del suo amore per la donna e la letterata che deriva dal “suo essere dentro, immersa fino al midollo nelle microstorie e nel microcosmo del proprio territorio…”, come non pensare al suo/nostro Gargano interno.

E, poi, in quel “Cosima quasi Grazia“, opera incompiuta della scrittrice, nel quale Stefano immagina la Deledda che incontra personaggi veri o di fantasia che con lei avrebbero potuto avere a che fare (quel ” …si fa notte e Popper e Michelone/ancora discutono sulla società aperta/ e sulla falsificazione storico-sociale…”, mi ricorda qualcuno!).

Godibile, infine, il disc con Claudia Crabuzza che esegue i testi di Stefano con le musiche di Andrea Lubino e Fabio Manconi. A fronte di una realtà, la nostra, di S. Marco, sempre più dismessa e dimessa, continua, alta e forte, a risuonare la voce della bellezza. Continua Stefano, senza guardarti intorno! A chi legge, l’invito a procurarselo.

Print Friendly, PDF & Email