“Casa Sollievo della Sofferenza”, Cera: “Toni trionfalistici per nascondere le tante ombre”

Nota del consigliere regionale di Forza Italia Napoleone Cera

“Toni trionfalistici per nascondere la verità ai cittadini: sull’ospedale di San Giovanni Rotondo, “Casa sollievo della sofferenza”, dobbiamo registrare il grande bluff di cui tutti si accorgeranno nei prossimi tempi. Innanzitutto, il direttore generale ad interim della struttura sostiene che il percorso sia ormai “tracciato”: peccato, però, che sia l’assessore regionale Palese sia il capo dipartimento Sanità Montanaro, entrambi contattati dal sottoscritto, non siano per nulla a conoscenza del “piano industriale” presentato dalla direzione. E questa è la prima balla. Andiamo alla seconda, che rischia di essere un macigno sulla qualità del servizio sanitario offerto su tutto il territorio del Gargano. Si parla, infatti, di una “graduale” riduzione dei posti letto: giova ricordare che la struttura sia accreditata per 867 posti letto. Il che, stando ai dati diffusi, significa che l’ospedale perderà 247 posti letto e che questi ultimi andranno redistribuiti sul territorio con conseguenze imprevedibili: il Gargano potrebbe essere sguarnito e i cittadini costretti a fare centinaia di chilometri per raggiungere una struttura ospedaliera. E ancora (come se non bastasse): sui pensionamenti e assunzioni successive per coprire i buchi nell’organico non c’è alcuna certezza. Si parla di “sostituzioni” senza dire, però, quante unità saranno assunte. Ora, bisogna decidersi: non si può operare da ospedale privato o pubblico a seconda delle esigenze. “Casa sollievo” è una struttura privata accreditata che, perciò, non può scegliere in libertà e solitudine di tagliare posti letto o assumere meno personale. In questo scenario con più ombre che luci, emerge con ancora più forza l’importanza dell’audizione che ho richiesto e che si terrà lunedì in Commissione Sanità della Regione: vogliamo chiarezza sulle prospettive del nosocomio a tutela dei lavoratori e del servizio sanitario offerto alla comunità”.

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