Esiste la legalità amministrativa a San Marco in Lamis?

di Angelo NARDELLA

Ho letto sul sito di Sanmarcoinlamis.eu, la questione del mega-parcheggio su Via Sannicandro, costruzione di box-garage realizzato dal Consorzio costituito allo scopo, per l’attuazione del Programma Urbano Parcheggi ai sensi della Legge 122 del 25.03.1989 (Legge Tognoli ), approvato con Delibera di Cons.Com.le n. 22 del 28.02.1994; Amministrazione guidata dal Sindaco On. Michele Galante.

Dal mio punto di vista della legalità, quella concessione a favore del Consorzio è illegittima, perché un Ente Pubblico non poteva concedere a favore di un soggetto la costruzione di box-garage da vendere sul mercato libero, ricevendo il Comune come contropartita il lastrico solare.

La procedura adottata contrastava con il dispositivo degli art 19 e 20 della Legge 18.02.1994 n.109 e suces. Modifiche, perché i moduli giuridici della Legge erano: contratto di appalto o project financing, mediante gara pubblica.

E’ stato palesemente violato il principio della trasparenza e del buon andamento dell’azione amministrativa. La zona riguardava una superficie di mq. 4630 proveniente dal PIANO PARTICOLAREGGIATO zona “ C “ Contrada La Selva, con destinazione specifica “area a verde pubblico attrezzato e sport “ del contesto abitativo edificato di cui al D.M. 2 aprile 1968 n.1444 a standard-urbanistici.

A riprova della illegalità, in data 3 luglio 2006 prot. Com.le 7648 fu indirizzata al Sindaco, Assessore LL.PP. e all ‘Urbanistica una istanza: “quali provvedimenti intendono adottare per l’intervento del mega-parcheggio, perché è privo di qualsiasi elemento di legalità e trasparenza,” ebbene, risulta che all’epoca Amministrazione LOMBARDI, nomina, assessore all’Urbanistica il sig. Merla, l’attuale Sindaco che oggi afferma che il mega-parcheggio non poteva essere costruito, perché area destinata a standard urbanistici e poi nessuna ricaduta economica ha ottenuto il Comune e di riflesso la collettività.

Il verde pubblico attrezzato è un’opera di urbanizzazione secondaria indispensabile per quel contesto, e il Comune aveva l’obbligo di realizzarlo, perché aveva anche incassato una quota parte degli oneri pagati dall’esecutore del Piano, per le urbanizzazioni secondarie. Il Comune non poteva modificare la destinazione urbanistica in nessuna maniera, per cui l’Amministrazione ha commesso un abuso esercitato a danno delle utenze del contesto urbano, per cui tale reato ha minato anche la base dei valori estimativi degli immobili e quindi le utenze possono chiamare in giudizio l’Amministrazione per il danno subito.

La mancanza di aree a verde pubblico, mina la salubrità dell’ambiente quale “spazio-territorio “ della vita delle utenze. La Pubblica Amministrazione non ha il potere di rendere insalubre l’ambiente distruggendo l’area a verde pubblico, nemmeno in vista di motivi di interesse pubblico di particolare rilevanza. Quale beneficio ha ottenuto il Comune e di riflesso la collettività?

Il Sindaco afferma: “ La realizzazione della struttura non ha apportato nessun vantaggio per la collettività, visto che a fronte della realizzazione dei garagi nessun ritorno economico è stato attribuito al Comune di San Marco, se non il lastrico solare (lo spazio a parcheggio in intendersi ) per giunta non conforme alle regole tecniche di realizzazione, e inidoneo all’uso previsto dalla Convenzione stipulata”. Da quello che emerge come ritorno economico, la collettività è stata ulteriormente penalizzata, perché dall’uso inidoneo del lastrico solare, ed in caso di manutenzione la spesa va ripartita per 1/3 a carico del Comune ed i 2/3 a carico delle proprietà sottostanti, quindi dal danno alla beffa.

Una riflessione va fatta, chi sono stati i grandi ispiratori, sostenitori e manovrieri di quella illegalità a danno della comunità Sanmarchese, privando il verde pubblico attrezzato ai cittadini di quel contesto urbano ?

Se il Sindaco ha il coraggio, e vuol tutelare gli interessi della collettività, deve agire e non esternare il suo disappunto, perché era stato già avvisato quando era Assessore all’Urbanistica con l’istanza del ( 03 luglio 2006) e successivo sollecito in data (17 maggio 2007 prot.7000 ). I cittadini sono stanchi di pagare le tasse, mentre gli amministratori miopi impreparati ed arroganti sperperano danaro pubblico a loro piacimento, favorendo tizio a danno della collettività, senza risponderne personalmente dei danni arrecati alla collettività.

Un appello ai cittadini “SVEGLIATEVI “ interessatevi della vita pubblica, pechè il vostro disinteresse sta contribuendo a ridurre il paese in un degrado sociale-ambientale da terzo mondo, alla faccia del paese “GIOIELLO D’ITALIA”.

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