San Giovanni Rotondo: oggi libroforum con Sergio D’Amaro
Tornano gli incontri di libroforum, a San Giovanni Rotondo. Si tratta di una rassegna letteraria messa su da Mara De Felici e Maria Antonia Di Maggio, novelle animatrici culturali di un ambizioso progetto, denominato “Spazi_inclusi”, comprendente racconti, storie e persone.
A promuoverlo è la Regione Puglia in collaborazione con l’Associazione “Presidi del libro”. Il primo incontro avrà luogo Domenica 25 novembre, alle ore 20.00, presso la “Provo.Cult.C.Lab” di Via Clocle , nn. 28/32. Si comincerà con l’ultimo nato (libro) di Sergio D’Amaro, dal titolo “L’Allegro destino della Signora Mariù”, da poco in vetrina per i tipi di Besa Edizioni con reandi8ng di Renata Grifa e, al pianoforte, di Giuseppe Cappucci. Il racconto-diario si snoda dal 1935 al 1960, dove la giovane Mariù, a quanto c’è scritto nel volantino – invito, racconta il graduale distacco dagli incanti della giovinezza con le sue prime vampate, all’amore vero, e al disinganno dell’età adulta, allorché tutto diventa grigio. La protagonista, di famiglia agiata, ha un’anima, come d’altronde quasi tutte le sue coetanee, alquanto sentimentale e romantica, nutrita com’è dall’ascolto alla radio (la TV ha di là da divenire), i cui ‘pezzi forti’ vanno da “Tornerai” a “Bambina Innamorata”. L’autore docente di Lettere nei licei, è da poco in pensione, status che sicuramente lo porterà a creare tante altre opere di letteratura che si aggiungeranno alla sua già voluminosa bibliografia di fertile poeta, di sbrigliato narratore e di acuto saggista. In questo genere di cose è assai apprezzato dalla critica. In gioventù contribuisce attivamente, assieme ad altri, al risveglio culturale locale portato avanti da “Quaderni del Sud”. Si è occupato anche del fenomeno emigratorio, fondando e dirigendo il periodico “Frontiere” e pubblicando, in qualità di coautore edizioni su edizioni di volumi sul tema, da “E così che ho lasciato la mia terra…” riguardanti prima i soli centri di Rignano Garganico e di San Marco in Lamis, poi con l’inclusione anche di San Giovanni Rotondo, e poi lo studio – racconto interesserà l’intera Capitanata. Sono i primi testi in tal senso nati in Puglia, per poi proliferare ed occuparsi anche di altri territori e centri della Regione. Non a caso è tra i fondatori e responsabili del Centro sull’Emigrazione e del Centro Studi “J.Tusiani”, allogati presso il Palazzetto della Biblioteca a San Marco in Lamis ed operanti da oltre vent’anni. Scrive su queste ed altre cose sulle pagine letterarie e culturali di quotidiani e riviste, tra cui La Gazzetta del Mezzogiorno. Ad Maiora!
Antonio Del Vecchio