Rilancio ex idroscalo San Nicola Imbuti, Costanzucci: “Inseguiamo un sogno”

Oggi la storica firma. Ministro Trenta: “Orgogliosi di questo progetto”. Protocollo d’intesa tra Comune, Ministero E Demanio

Da “cattedrale nel deserto” a meta turistica di rango (si spera). Questa mattina e precisamente dalle ore 11,40 – dopo anni di oblio e vergognoso abbandono- il futuro dell’ex idroscalo di San Nicola Imbuti sul lago di Varano tende “al roseo”.

Grazie al protocollo d’intesa firmato nella sala consiliare del Comune garganico dal ministro della Difesa Elisabetta Trenta, dal sindaco di Cagnano Varano Claudio Costanzucci e dal direttore regionale del demanio Vincenzo Capobianco. Intesa finalizzata alla razionalizzazione, valorizzazione e rigenerazione degli immobili demaniali presenti nel territorio comunale.

“Ci siamo regalati un sogno – ha detto Costanzucci dopo aver ricordato in apertura il maresciallo De Gennaro morto ucciso a Cagnano lo scorso 13 aprile – e lo stiamo inseguendo per realizzarlo. Con questo atto la comunità cagnanese riacquista fiducia dopo le vicissitudini del passato. Ci abbiamo lavorato un anno e mezzo ed oggi vediamo la luce. Come può una base militare trasformarsi in un polo turistico? Intanto non è più una base militare e poi come progetto siamo sul tavolo del contratto istituzionale di sviluppo del Governo che prevede lo sviluppo turistico del complesso dei laghi costieri e di Varano in particolare. E’ ovvio che bisogna lavorarci sopra. L’importante è fare squadra, attivare sinergie. Sono molto fiducioso”.

Per la giornata odierna il sindaco – che non ha esitato a definirla storica – ha fatto le cose in grande: scolaresche schierate sul piazzale del Palazzo municipale per accogliere il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, con tanto di bandierine tricolori, tappeto rosso, inno d’Italia (cantato da tutti i convenuti) in sala consiliare, buffet di prodotti tipici e canti e balli garganici. Una coreografia molto apprezzata dal ministro, tanto da accettare finanche l’invito di una ballerina e lanciarsi addirittura in alcuni passi di ballo. Una scena che ha strappato l’applauso dei presenti.

Pletorica la presenza di forze dell’ordine e dei rappresentanti politici istituzionali. Costanzucci dal rilancio dell’ex stazione idrovolanti “Ivo Monti” di San Nicola Imbuti sul lago si aspetta molto. Posizionata sul lago di Varano a circa 10 chilometri dal centro abitato, la base della Marina Militare ebbe un ruolo strategico nella Prima Guerra Mondiale. Il suo declino – causa inutilizzo- iniziò a partire dal secondo dopoguerra. Nel 2002 un privato cercò di impadronirsi dell’area – ampia 350mila metri quadrati per una superficie coperta di 17.700 metri quadrati – con una serie di operazioni finanziare creative. Ne scaturì un contenzioso con il Ministero durato 15 anni. “Subito dopo abbiamo immediatamente predisposto le basi per questa intesa” ha ricostruito Costanzucci.

Non solo le aree dell’ex Idroscalo Ivo Monti sono al centro del protocollo, ma anche quelle di Porto canale di Capojale e della chiesa di Santa Barbara. Si punta a creare un polo turistico alberghiero con notevoli ricadute occupazionali. “La firma del protocollo è l’atto finale di un percorso di interlocuzione fra il Ministero della Difesa, per il tramite del direttore della Task force per la valorizzazione e la dismissione degli immobili generale Giancarlo Gambardella, e l’amministrazione comunale che ho l’onore di guidare, cominciato nell’ottobre 2017” ha evidenziato il sindaco.

Con la firma del protocollo, si compie un altro passo significativo nel processo di valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare, non più utili ai fini istituzionali che la difesa sta attuando su tutto il territorio nazionale” l’intervento della Trenta. “La cessione del suolo al Comune – ha proseguito il ministro – servirà a restituire alla collettività una parte importante del territorio creando anche una occasione di rilancio e di crescita dell’economia locale. In particolare, il progetto prevede un utilizzo duale delle infrastrutture dell’area militare, con una gestione economica a cura di Difesa servizi spa, previa opportuna valorizzazione di concerto con lo stesso Comune. Inoltre, nell’ambito di una virtuosa collaborazione che si è instaurata, la municipalità ha proposto di inserire nel protocollo anche aree di proprietà comunale, la cui valorizzazione dovrà essere messa a sistema con quella militare. Come Difesa – ha continuato il ministro – siamo particolarmente orgogliosi di aver portato a compimento questo progetto. L’utilizzo intelligente di aree militari non più utili è uno degli obiettivi principali in questa fase, nell’ottica dell’ottimizzazione delle risorse disponibili”.

Francesco Trotta

 

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