Cis Capitanata, sindaci Monti Dauni e Gargano nord delusi: “Troppi soldi a San Giovanni Rotondo”

“Il Contratto Istituzionale dello Sviluppo per la provincia di Foggia non ha alcun senso, è privo di una seppur minima visione strategica e unitaria dello sviluppo capace di integrare tutti i territori”. Michele Sementino, sindaco di Vico del Gargano, non usa mezzi termini per bocciare il piano voluto dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Il premier ha scelto di finanziare, con quasi 10 milioni di euro, lavori sulla viabilità cittadina di San Giovanni Rotondo. Alla sua città, complessivamente, Conte ha riservato quasi 70 milioni di euro, circa un quarto del totale degli investimenti previsti. Una valanga di soldi concentrata in un unico comune, ma nemmeno un euro per la superstrada e per il Distretto turistico del Gargano”, ha aggiunto Sementino. “Per la provincia di Foggia siamo all’ennesima occasione perduta, purtroppo. È sconfortante vedere come un’opportunità per tutta la Capitanata sia stata utilizzata per ‘marcare il territorio’ col manuale dei vecchi volponi della politica. Oltre a questo, però, ci sono anche tanta approssimazione, molto pressapochismo e una concezione tutta propagandistica della politica. Le risorse aggiuntive del Governo sono poche, in molti casi i fondi per alcuni vecchi progetti erano stati già stanziati. Quello che manca è proprio la visione globale dello sviluppo di una provincia. Non sono stati finanziati, tra gli altri progetti accantonati, la Regionale 1 invocata dai Monti Dauni, la superstrada del Gargano, il Distretto turistico e il Distretto agroindustriale: paradossalmente, si tratta proprio dei progetti che avevano una visione d’insieme perché collegavano e integravano territori. Come Comune di Vico del Gargano, abbiamo deciso di presentare un unico progetto, 2 milioni di euro per la riqualificazione del centro storico. Non è nell’elenco dei progetti che saranno finanziati. Si è preferito puntare sulla viabilità di San Giovanni Rotondo, così quando Conte va a trovare parenti e amici ci arriva più comodo”, ha concluso Sementino.

Lamentele vibrate anche da parte dei 29 sindaci dei Monti Dauni, pronti a dimettersi in blocco. A prenderne le parti è il consigliere regionale Giannicola De Leonardis: “”Condivido pienamente le preoccupazioni e le istanze dei 29 Sindaci dei Monti Dauni, per l’iniqua distribuzione e ripartizione delle risorse del Contratto Istituzionale per lo sviluppo della Capitanata, e per la mancata – nonostante fosse doverosa – considerazione delle aree interne e dei loro territori, che presentano gravi e cronici problemi di viabilità e mobilità, e una dotazione infrastrutturale irrisoria. I progetti presentati sono stati ignorati, senza argomentazioni credibili e convincenti: per questo, mi associo alla loro richiesta di riapertura immediata del Tavolo di Concertazione del C. I. S. Capitanata, con il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali interessati, per garantire uno sviluppo omogeneo e uniforme alla provincia di Foggia. Individuando e rivedendo priorità e carenze, scongiurando discriminazioni intollerabili e assicurando una visione e una prospettiva d’insieme, ancora e sempre assenti nella programmazione e nelle politiche regionali e nazionali”.

Sale sull’Aventino pure il primo cittadino di Carpino, Rocco Di Brina, che al portale di informazione FoggiaToday ha dichiarato: “Non si può assistere al fatto che vengano finanziate le opere di urbanizzazione primaria nelle aree PIP o addirittura le strade rurali (chiaro il riferimento alle “Vetrine del Gargano” di Borgo Celano, ndr), mentre questo non accade con altre opere importanti di altri comuni. Non è possibile che a Carpino non venga finanziato il progetto della circumvallazione e a San Giovanni Rotondo, invece, ne vengano finanziate addirittura tre (per complessivi 8.265.000 euro). Così non va bene”.

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