Emergenza Coronavirus, a San Marco in Lamis come in guerra: “Restate a casa”

Si invita la cittadinanza a restare in casa ed uscire solo per approvvigionamento alimentare o farmaceutico nel rispetto delle norme anticontagio, con mascherine per proteggersi bocca e naso e mantenendo distanza di almeno 1 metro. Gli anziani e i bambini non devono assolutamente uscire. I bambini non devono stare con i nonni. Se qualcuno ha sintomi influenzali, febbre o tosse, deve rimanere a casa, non deve assolutamente recarsi in ospedale, ma deve avvisare telefonicamente il medico curante. Chi sospetta di essere a rischio si metta in quarantena fiduciaria per 14 giorni, lo stesso vale per i suoi componenti familiari”

Questo il testo diffuso dall’altoparlante della Polizia Locale nelle vie di San Marco in Lamis. Un messaggio riproposto più volte che sembra la scena di un film di guerra. A parlare è il consigliere delegato alla Protezione Civile, Luigi Tricarico, mentre alla guida un autista d’eccezione: il sindaco Michele Merla. Entrambi, con la mascherina al volto, hanno pattugliato il centro e la periferia invitando i cittadini ad osservare le misure anti-contagio indicate nel decreto del Presidente del Consiglio.

La scena ha creato non poco stupore, ma che lascia ben comprendere che la situazione da affrontare non è uno scherzo. Un invito alla prudenza, soprattutto dopo i sette contagi (6 + l’anziano deceduto) registrati ad oggi nella città dei due conventi.

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