San Marco in Lamis, Coronavirus: 29 i positivi (e non 21), 3 i pazienti deceduti

Sono 29, e non 21 come riportato fino ad oggi, i casi positivi da Covid 19 registrati a San Marco in Lamis (dati aggiornati al 5 aprile). È quanto si apprende dal report delle indagini epidemiologiche condotte nella nostra provincia da parte del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Foggia. Nella relazione (in allegato), gentilmente concessa dalla redazione di Statoquotidiano.it, i pazienti deceduti, invece, sono 3 (e non 2). Notizia, tra l’altro, diffusa anche dal TGR Puglia andato in onda ieri alle ore 14.00 (clicca qui dal minuto 5:30)

Dati, questi, che la dicono lunga sul flusso di informazioni fornite ai sindaci. “Un inspiegabile ritardo nella comunicazione sulle persone contagiate che pone i nostri concittadini in posizione di grave rischio”, aveva infatti tenuto a dire Franco Landella, sindaco di Foggia e vicario Anci, in una lettera di protesta indirizzata al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Nella relazione, si legge ancora, che l’incidenza cumulativa dei casi confermati di COVID-19 (numero di casi totali su popolazione residente) nelle prime 6 settimane di osservazione è pari allo 0,97 per 1.000 (dato regione Puglia, fonte ISS1: 0,6 x1.000). Il tasso di ospedalizzazione è del 3,25 x10.000, con un paziente su otto ricoverato in terapia intensiva. L’età mediana dei casi è di 59 anni (Puglia: 58 anni2), più elevata tra i soggetti ricoverati (65 anni) rispetto a quelli in isolamento domiciliare (48 anni). Non sono al momento apprezzabili differenze nella distribuzione dei casi per sesso.

La letalità totale è pari al 10,8% (Puglia: 7,9%2), con classe di età modale 80-89 anni (35%; Puglia: ≥90 anni, 31,9%2). Al 5 aprile, la proporzione di guariti con 2 test negativi a distanza di 24 ore è del 5,5%. Nelle prime quattro settimane dell’epidemia (settimane 9-12), la trasmissione dell’infezione è avvenuta prevalentemente in ambito comunitario e in setting sanitario; dalla quinta settimana, quasi il 35% dei casi si è concentrato in RSA, RSSA e altre strutture di lunga degenza. Più di un caso su quattro di COVID-19 ha riguardato operatori sanitari (età mediana 47 anni; Italia: 48 anni1).

Complessivamente, sono stati sottoposti a sorveglianza in isolamento domiciliare 3.361 contatti stretti di casi confermati.

Allegati: COVID-19-Provincia-Foggia_-report-N_1

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