San Marco in Lamis, raccolta rifiuti: la EdilVerde dice basta (e licenzia gli operai) 

A San Marco in Lamis la EdilVerde non ne vuole più sapere di gestire il servizio di raccolta dei rifiuti. Tant’è che per dire basta all’ennesima proroga del rapporto contrattuale (allo stesso prezzo dell’appalto iniziale) ormai scaduto da diversi anni, e in attesa che qualcun altro si faccia avanti dopo le due recenti gare andate deserte, la ditta di igiene urbana con sede in San Severo ha portato il Comune nelle aule giudiziarie del TAR di Bari.

E tutto ciò per chiedere l’annullamento dell’ultima determina del Settore LL.PP. e Manutenzione con la quale il Comune di San Marco in Lamis ha nuovamente prolungato il servizio, questa volta fino al 31/12/2022. La vicenda, quella del ricorso al Tar, aveva anche provocato (durante l’ultimo consiglio comunale) il ritiro sull’Aventino di tutta l’opposizione perché, a loro dire, tenuta all’oscuro circa il contenzioso instaurato dalla EdilVerde nei confronti del Comune, «nonostante l’atteggiamento collaborativo e il voto a favore sull’accapo riguardante l’aumento del prezzo, per rendere più attrattivo, l’appalto sui rifiuti».

Adesso, a rendere ulteriormente complicata la situazione, stando ad una lettera che circola sulle chat di messaggistica istantanea, è la notizia del presunto licenziamento di tutto l’organico della EdilVerde in servizio a San Marco in Lamis, a far data dal prossimo 31 dicembre, giorno di scadenza della proroga. Oltre al posto di lavoro, che gli operai attualmente in forza dovrebbero conservare grazie alla clausola di salvaguardia prevista dal c.c.n.l., c’è da garantire il servizio di igiene urbana dell’intero territorio comunale. Così, per far fronte al “disguido”, la giunta capeggiata dal sindaco Michele Merla ha emanato una “procedura negoziata straordinaria e urgente per l’individuazione dell’operatore economico cui affidare il servizio straordinario di gestione dei rifiuti urbani avviati allo smaltimento”, per un totale di 240 mila euro a partire dal 01/01/2023 e fino al 28/02/2023 (due mesi). Toccherà poi alla ditta vincitrice della gara di appalto vera e propria (ammesso che non vada nuovamente deserta) continuare ad assicurare il servizio.

Prestazione d’opera, quella della gestione e dello smaltimento in discarica dei rifiuti urbani, che va assolutamente rivista, gestita e monitorata meglio. E ciò alla luce dei risultati in termini di percentuali di raccolta differenziata in continua discesa (a novembre 2022 siamo ulteriormente scivolati, al 26,47%) e soprattutto per il peso economico che il servizio rappresenta, ogni anno in perenne aumento (la c.d. TARI, l’imposta sui rifiuti) che grava come un macigno sulle già esangui tasche dei cittadini sammarchesi.

 

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