Parco del Gargano: 89mila euro per ogliarola garganica, borse di studio e fruizione della Dolina Centopozzi

L’intervento più corposo a Rignano Garganico

di Francesco TROTTA

Promozione dell’ogliarola garganica, borse di studio per un progetto di ricerca volto a caratterizzare l’accumulo di carbonio in foreste vetuste e mature in area protetta ed interventi di manutenzione straordinaria per la fruizione dell’area della Dolina Centopozzi a Rignano Garganico. Sono i tre obiettivi che l’ente Parco si è posto per l’immediato futuro previsti dalla delibera presidenziale n. 34 del 9 novembre 2023. Spesa prevista? 89mila euro. Così suddivisa: 1) 24mila euro (capitolo “spese per attività divulgative, informative e promozionali”) per finanziare una serie di iniziative finalizzate alla promozione dell’Ogliarola garganica quale prodotto di nicchia del territorio del Parco Nazionale del Gargano; 2) 15mila euro (capitolo “Azioni per la conservazione della flora e della fauna”) per l’attivazione di assegni/borse di ricerca per la raccolta ed elaborazione dei dati in campo, misurazione dei campioni in laboratorio, preparazione di relazioni e materiale cartografico in merito “al progetto – si legge – mirante a caratterizzare l’accumulo di carbonio in foreste vetuste e mature del Parco Nazionale del Gargano, nelle componenti alberi vivi, alberi morti e suolo”. Promosso dall’ente Parco in collaborazione con il Dipartimento DAFNE dell’Università degli Studi della Tuscia il progetto ne abbraccia un altro già in essere con la National Geographic Society “Old But Gold. Previsto l’utilizzo di tre risorse umane per tre mesi. Infine l’intervento più costoso 3) 50mila euro (da imputare sulle risorse del capitolo di “Azioni per la conservazione della flora e della fauna” del bilancio) per finanziare un serie di interventi di manutenzione straordinaria riguardanti la fruizione dell’area della Dolina Centopozzi quali il ripristino della segnaletica in legno, la sostituzione delle staccionate in legno ed il ripristino della sentieristica. Il progetto di valorizzazione della seconda Dolina per dimensione del Gargano rientrante oltre che nell’area protetta anche nel Sito di Importanza Comunitaria (SIC) “Bosco Jancuglia-Monte Castello” vede la collaborazione del Comune di Rignano Garganico. Gli interventi si sono resi necessari a causa del lungo periodo intercorso dall’ultimo intervento (risalente ad anni fa) di valorizzazione del sito, realizzato sempre a cura dell’Ente Parco.

E’ questa l’occasione per accendere i riflettori sulle famose doline del Gargano. Va premesso che dal punto di vista naturalistico il Parco Nazionale del Gargano “offre” così tanto grazie alla sua “argenteria di famiglia” frutto della magnanimità del “buon Dio” generoso come non mai con lo Sperone d’Italia, che c’è l’imbarazzo della scelta. Ma una menzione particolare la merita la speciale “top ten” dei gioielli carsici, dove un posto di rango è occupato dalle due doline simbolo dello Sperone: una in agro di San Nicandro Garganico e l’altra in quello di Rignano Garganico: Pozzatina la prima, Centopozzi la seconda. Due virtuali “medaglie naturalistiche” appuntate sul “petto” di un territorio unico, che in quanto a decorazioni e riconoscimenti è metaforicamente ricurvo per via dell’ingente peso del ricco medagliere. La Dolina Centopozzi, il nome già dice tutto: cento piccoli crateri disseminati su una vasta area, un tempo utilizzati come cisterne d’acqua per l’approvvigionamento dagli uomini e dagli animali e oggi in parte interrati. Si trova a 4 chilometri da Rignano Garganico (direzione San Marco in Lamis), e a 650 metri sul livello del mare. Oggi è l’emblema delle tipiche depressioni carsiche del promontorio. Qualcuno ha definito quelle doline “una prateria preistorica sulle alture del Gargano, una antologia di parole e musica della Montagna del Sole”. Mai definizione fu così azzeccata.

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