Altri 10mila euro dei Sammarchesi buttati al vento per cause assurde. Sarebbe ora di dire: basta!!!

Una società operante nel settore dell’impiantistica pubblicitaria, in data 29.02.2021, presentava al Comune di San Marco in Lamis istanza volta ad ottenere le autorizzazioni all’installazione di impianti pubblicitari.

Il giorno 20.03.2021, la società riceveva un provvedimento di sospensione sine die della pratica edilizia” per mancanza di regolamento in materia, senza indicare una adeguata tempistica conclusiva della pratica.

“L’atto soprassessorio era poi confermato dal Comune in riscontro alla istanza di annullamento in autotutela inviata dal procuratore della società all’Amministrazione il giorno 02.04.2021”.

Dopo due dinieghi senza motivazione, la società “insorge”, con ricorso al TAR- Puglia notificato il 28.05.2021, “per chiedere l’accertamento e la declaratoria del diritto a ottenere un provvedimento espresso ed esaustivamente motivato in relazione alle istanze presentate”.

Il Comune si costituisce al TAR con determinazione n. 75 del Settore AA. GG. del 17.06.2021 e nomina il proprio legale impegnando la somma di € 4.502,00.

All’udienza del 16.02.2022 il TAR, con sentenza n. 263 (allegata), dichiara il ricorso ammissibile e fondato e annulla i provvedimenti illegittimi del Comune, condannando lo stesso Comune alle spese di giudizio liquidate in € 1.000, oltre Iva, c.p.a. e rimborso del contributo unificato.

Il giorno 06.12.2022 veniva notificato via p.e.c. al Sindaco pro tempore un ricorso avanti al T.A.R. Puglia, da parte della società, teso ad ottenere l’ottemperanza della sentenza del T.A.R. Bari n. 263/2022.

Con decreto n. 5, il Sindaco, in data 10.01.2023, si costituisce impegnando la somma di € 3.952,00.

In buona sostanza, finora il Comune ha speso circa € 10.000,00 per il semplice fatto di non aver risposto adeguatamente ad istanze legittime di un operatore economico, per non essersi attivato ad adottare un regolamento in materia previsto dal PUG e per non aver ottemperato ad una sentenza del TAR.

Ora, indipendentemente dall’esito della nuova causa, viene spontaneo chiedersi:

È mai possibile che i cittadini di San Marco debbano spendere i loro soldi (sì, i soldi li spendono i cittadini che pagano le tasse -altissime!!- che gli amministratori comunali dovrebbero impiegare per il “bene comune” e non per difendere incapacità e prepotenze) per simili assurdità?

E poi: quante sono le cause di questo tipo, visti gli ultimi casi simili? (Vedi Parcheggio Via Allegato).

È normale che un Comune come San Marco abbia speso negli ultimi anni ca. 2 milioni di euro per contenziosi vari (come rilevato anche dall’OSL che ha attributo a tali spese una parte determinare nel dissesto finanziario del Comune) e che negli ultimi quattro anni siano stati impegnati ca. € 400.000,00 per incarichi legali?

Non sarebbe, finalmente, il caso che il Consiglio Comunale, così come prevede lo Statuto, istituisca una Commissione Consiliare Speciale per dire ai cittadini (che pagano tasse salatissime!) come stanno effettivamente le cose ed impedire ulteriori sprechi di pubblico denaro in spregio al dovere di legalità?

G.S.

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