Dieci anni senza l’amico Gabriele Tardio: “IL CUORE E LA MENTE”

Con sottotitolo “Il suo ricordo, l’Irpinia, le scelte di vita” verrà presentato presso la Sala della fondazione Pasquale Soccio (Biblioteca comunale di San Marco in Lamis) l’11 dicembre prossimo alle ore 17.30 il volume “Ritorno in Irpinia” di Claudio Calzana. Interverranno, per ricordare la figura di Gabriele Tardio a dieci anni dalla scomparsa, Angelo Ciavarella e Raffaele Nardella.

di Luigi CIAVARELLA

Dieci anni fa ci lasciava improvvisamente Gabriele Tardio (1954-2013) il cui ricordo, a distanza da quel giorno, rimane ancora vivo nella cittadina di San Marco in Lamis dove egli nacque, ma sopratutto tra coloro che come lui, in stretto rapporto, sono stati suoi amici e come lui hanno dedicato la propria vita alla solidarietà, alla fede e allo studio del proprio territorio, inseguendo le loro passioni. In quest’ultima Gabriele si è saputo distinguere per il rigore con cui ha saputo condurre le sue ricerche storiche, archeologiche e naturalistiche.

Gabriele è stato tutto questo, ma sopratutto è stato una luce, un punto di riferimento per coloro che hanno scelto, come lui, di coltivare il seme della solidarietà militante, concreta, vissuta sempre con una abnegazione quasi francescana verso i bisognosi, la cui prova più tangibile fu il soccorso che egli prestò, nell’immediato dopo terremoto dell’Irpinia del 1980, a favore di quelle popolazioni martoriate dal terremoto.

Si manifesta proprio in quei giorni spaventosi, nella cittadina distrutta di Teora (Avellino), tutto il suo ardore altruistico, solidale, il suo carattere umanitario verso una comunità in ginocchio. Non è il solo, altri dietro di lui lo seguono con lo stesso spirito impetuoso guidati anche loro da quel senso di civiltà solidale che li accomuna.

Tra i più attivi si distinguono Angelo Ciavarella e Raffaele Nardella, i suoi amici più vicini e sodali, anche loro presenti in quei giorni drammatici condivisi, gli stessi che tracceranno nella serata commemorativa del 11 dicembre il profilo di Gabriele Tardio.

Un opuscolo uscito dopo quei fatti racconterà nei particolari tutte le difficoltà riscontrata sul campo e il grande impegno profuso durante l’opera di soccorso. Un volume che, attraverso una carrellata di immagini, che fanno da cornice ad un testo crudo e toccante, racconta il doloroso rapporto umano avuto con quelle popolazioni in quelle terre dilaniate dal sisma. Una esperienza che lascia per sempre i segni sulla pelle.

Sono attimi che non si dimenticano, restano scolpiti per sempre nel cuore e nella storia.

Successivamente quella comunità, dopo quei giorni nefasti, vorrà incontrare quei valorosi riconoscendo ad ognuno, pubblicamente, i loro meriti con una targa commemorativa. Ma sopratutto vorrà ringraziare proprio lui, Gabriele Tardio, per il fattivo contributo offerto a sostegno di quella comunità in uno dei loro periodi più tragici.

Dopodiché Gabriele Tardio è stata la persona affabile che tutti abbiamo conosciuto, curiosa, colta, disponibile e generosa, dotato di un senso di umanità non comune, impegnato nel non facile compito di indagare le radici del proprio territorio da un punto di vista storico e ambientale, sempre con quel garbo e quello spirito francescano che lo hanno sempre contraddistinto. Le sue ricerche finivano puntualmente pubblicate nella collana che lui stesso aveva ideato, le edizioni SMIL, molto ricca di contenuti, che rappresenta per il paese una delle fonti più importanti per la conoscenza storica del nostro territorio.

Un altro tassello importante fu il contributo che egli fornisce, su impulso di Antonio Del Vecchio, alla ricerca storica sulle bande musicali di San Marco in Lamis, insieme ad altri autori, attraverso una rigorosa analisi del fenomeno, impegnandosi oltremodo in un campo sino a quel momento non ancora esplorato. Il volume, dal titolo “Bande e gruppi musicali di San Marco in Lamis”, venne edito a cura della Regione Puglia nel 2005.

 

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