San Marco in Lamis, un asilo nido al posto del Parco Avventura
Un asilo nido al posto del malandato Parco Avventura di Borgo Celano, per il quale sono da poco ultimate le operazioni di smontaggio. È quanto si evince da una determinazione del Settore Lavori Pubblici del Comune di San Marco in Lamis, circa la struttura di proprietà comunale che sarà realizzata a breve con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per una spesa complessiva di un milione e 950mila euro.
A sollevare più di un dubbio sull’utilità del nuovo immobile è il consigliere comunale di minoranza Michele Augello, il quale in un post apparso su Facebook ha posto l’accento anche sul consumo di suolo verde. Del resto è un vecchio vizio degli amministratori locali cementificare a destra e a manca ignorando puntualmente spazi verdi e luoghi di aggregazione, con palazzoni realizzati in luoghi improbabili, su discese kamikaze, attaccati l’uno all’altro e separati solo da viuzze anguste stile medioevale.
«Che senso ha – scrive Augello sui social network – costruire una nuova struttura adibita ad asilo nido e/o scuola dell’infanzia se in Viale Santa Rita era già presente una struttura che per anni è stata operativa? Come mai la stessa struttura è stata assegnata a soggetti esterni e per ben 24 mesi nulla si è mosso? Eppure in consiglio comunale ( 2021) quando proposi di riabilitarla qualcuno mi rispose che era una “pazzia”, visto che non c’era alcuna necessità considerando la diminuzione delle nascite».
E in effetti il decremento demografico continua senza sosta. Secondo gli ultimi dati Istat disponibili (ottobre 2023), San Marco in Lamis conta attualmente 12.505 abitanti (senza considerare tutti i giovani che risultano ancora residenti ma che di fatto non lo sono), ovvero 1315 residenti in meno rispetto alla popolazione censita in data 31 maggio 2016.
«Oggi invece qualcosa è cambiato. La risposta che mi verrà data – argomenta ancora Michele Augello – sarà sicuramente: abbiamo sfruttato i finanziamenti del PNRR visto che le strutture esistenti non riescono a soddisfare le richieste pervenute da parte di tante famiglie che richiedono di poter iscrivere i propri figli». Intanto «a giorni sarà abbattuto l’edificio scolastico di Via La Piscopia per costruire un altro asilo nido, sicuramente sono opere necessarie e importati».
Poi aggiunge: «Parliamo tanto di consumo del suolo, della salvaguardia dell’ambiente, della riqualificazione degli spazi verdi, sviluppo del turismo ecosostenibile ecc. ma poi utilizziamo aree verdi per “CEMENTIFICAZIONE”. Perché continuare a svendere, distruggere e cementificare le aree verdi? Che fine ha fatto la tanto acclamata riqualificazione urbana? Mi rendo ormai conto che siamo anche noi entrati come comunità in quella fase di capitalismo avanzato che sempre più ci spinge verso una “comunità di mercato”, dando attenzione più a logiche economiche che a politiche sociali che possano nel tempo migliorare la qualità della vita e garantire realmente i servizi necessari».
Infine, conclude Augello: «Voglio solo augurarmi che tutte queste belle opere pubbliche con il PNRR (risorse straordinarie) diventino strumento efficace per una vera assistenza al territorio e non cattedrali nel deserto, come già accaduto per strutture esistenti che in passato sono state realizzate e abbandonate a se stesse».