San Marco in Lamis, De Giovanni: «Città d’Arte e servizi culturali: De profundis?
Nota a cura del consigliere comunale Sacha De Giovanni
Nel 2022 il Comune di San Marco in Lamis è stato inserito dalla Regione Puglia nell’elenco delle Città d’Arte. La Regione aveva accolto il ricco dossier contenente la rete degli attrattori culturali e ambientali da me promosso agli inizi di questa consiliatura, quando ancora rivestivo l’incarico di Assessore alla Cultura.
L’iscrizione nell’elenco delle Città d’Arte era giunta al termine di un’intensa e faticosa attività di ricognizione del considerevole patrimonio di cui la nostra comunità dovrebbe andare fiero: edifici e complessi monumentali, presenza di musei, offerta di servizi culturali coordinati e attivi, quali biblioteche, mostre, manifestazioni, solo per citarne alcuni. A questa nuova prospettiva culturale, inoltre, si erano impegnati a contribuire, in varie forme, alcune tra le personalità maggiormente impegnate nella promozione culturale della città.
Purtroppo, ancora oggi si constata la totale smemoratezza e incapacità da parte dell’attuale maggioranza nel dare seguito a quell’importante traguardo raggiunto che – come ho avuto modo di ricordare in altre occasioni – avrebbe dovuto rappresentare l’inizio di un riscatto sociale e culturale, nonché uno dei principali fattori di valorizzazione degli attrattori turistici. Al contrario, a partire dalla falcidia contabile delle somme da me inserite in bilancio per i servizi culturali (ben €. 90.000!) ad opera della giunta comunale – forse convinta di fare un dispetto allo scrivente dopo le dimissioni – l’attuale maggioranza ha dimostrato di non avere alcuna intenzione di restituire dignità, organizzazione, programmazione e funzionalità ad un centro nevralgico per la formazione e l’istruzione, per l’accesso e promozione alla cultura, nonché vero e proprio spazio per la socialità e per l’apertura al mondo.
Nell’interrogazione di oggi ho chiesto al sindaco:
1. Se intende rinunciare al riconoscimento di Città d’Arte visti gli impegni periodici richiesti dalla Regione Puglia.
2. Quando la giunta comunale si deciderà a ricostituire le somme in bilancio per l’affidamento dei servizi culturali. In caso contrario, quali azioni si intendono promuovere per la conservazione e per la selezione del patrimonio librario e, più in generale, per la gestione dei servizi culturali.
3. Se non ritiene che l’assenza di figure professionali nella gestione dei servizi culturali, ormai da troppi anni, sia mortificante e deleteria per una realtà culturale come la nostra.
Risponderà?