Resti di Palafitte preistoriche vicino Grotta Paglicci?

Le basi di probabili Palafitte preistoriche sarebbero state rinvenute non molto lontano da Grotta Paglicci e da altri giacimenti neolitici, eneolitici e dell’età dei metalli.

di Angelo DEL VECCHIO

La scoperta è avvenuta casualmente qualche giorno fa nel territorio di Rignano Garganico dopo una escursione per verificare i danni della recente alluvione.

È quanto testimoniano le foto di Enzo Pazienza, appassionato di preistoria e di territorio, Presidente del Centro Studi Paglicci, pubblicate poco fa su Facebook.

Su una piattaforma rocciosa sono state rinvenute delle piccole cavità tonde, scavate dall’uomo, che possono far pensare a basi di palafitte. L’acqua copiosa caduta giù dal monte lungo il canale dove sono state rinvenute tali fossette renderebbero difficile la loro datazione.

Non possono essere Paleolitiche (e quindi non sono coeve con Paglicci), ma di una epoca preistorica probabilmente più recente. Nell’area, tempo fa, sono stati rinvenuti altri reperti e persino cavità con affreschi e graffiti preistorici.

Tutto il territorio è ricco di insediamenti umani a dimostrazione che l’area è stata densamente abitata dai 500.000 anni fa ad oggi: ricordiamo le scoperte avvenute a Grotta Paglicci, a Grotta Spagnoli, a Grotta dei Miracoli, a Grotta del Trappedo, nelle Valli di Palombara, Ividoro e Calderoso. Per non parlare poi dei resti di impronte di dinosauro a Borgo Celano, del villaggio neolitico di Villanova a Rignano e di quello di Tagliavia a San Marco in Lamis.

Su tutti questi giacimenti andrebbe fatta una ricerca più seria, per capire come si è evoluta la vita alle pendici del Gargano e di come l’uomo abbia poi colonizzato l’intero Promontorio e il resto della penisola italica.

Agli Enti pubblici l’ultima parola.

Per saperne di più sui siti preistorici della zona è possibile visitare il portale www.grottapaglicci.it.

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